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Cronaca Centro / Via Roma

Partono i lavori per il supermercato del futuro in Galleria San Federico

Lo store sarà dotato, tra le altre cose, di un'area di aggregazione culturale all'interno della quale verranno tenuti corsi di cucina e lezioni per effettuare una spesa virtuosa, tra risparmio e qualità

Sono iniziati in questi giorni i lavori di ristrutturazione di quello che si prepara ad essere il supermercato più innovativo del capoluogo sabaudo, targato Novacoop, all'interno della Galleria San Federico, da sempre salotto haute couture torinese. Lo store, la cui apertura è prevista per il prossimo dicembre, si sviluppa su una superficie di 1200 metri quadrati e presenta layout innovativi, all'insegna della tecnolgia e del chilometro zero.

Si parte con i lavori di smantellamento del centro commerciale, inaugurato lo scorso anno, ma mai aperto al pubblico: un progetto troppo lussuoso, rimasto sulla carta e fallito in poco tempo. E così, UnipolSai, proprietaria dell'intero isolato, è corsa ai ripari - dopo un investimento di 10 milioni di euro per il centro commerciale precedente - ed ha pensato al market del futuro: espositori di nuova generazione allestiti con nuove tecnologie al fine di fornire ai consumatori informazioni utili sui prodotti in vendita e sulla loro filiera d'origine. Questa volta l'investimento è di due milioni di euro.

Ma il nuovo supermercato del futuro propone molto di più: uno spazio dedicato ai bambini e ai libri, un'area appositamente pensata per le conferenze e un luogo di aggregazione culturale. Sì, perchè l'idea di Novacoop è quella di creare uno spazio di condivisione e anche di appredimento: nel punto vendita saranno, infatti, tenuti dei corsi di cucina e delle lezioni per formare la clientela a una spesa virtuosa, tra risparmio e qualità.

Il tutto con la possibilità di fermarsi a degustare immancabili prelibatezze in un bar-bistrot tutto torinese, aperto da colazione fino a sera. A completare l'offerta un ristorante un po' più di lusso, all'interno del quale assaggiare e degustare i gourmet degli chef Igor Macchia e Giovanni Grasso.

Insomma un vero e proprio polo di attrazione culinaria, un po' stampo Eataly, come piace tanto ai torinesi. Le polemiche, però, sono dietro l'angolo. La Galleria San Federico è un fiore all'occhiello per chi crede ancora nelle tradizioni e nel lusso di una città che, vada come vada, ha mantenuto buona parte dei suoi tratti storici e antichi. Sono tanti, infatti, i locali del centro che richiamano e custodiscono i profumi e le consuetudini di una città dove le botteghe e l'artigianato l'hanno fatta da padrone. Sono i commercianti, in specie, a lamentarsi: mentre i piccoli e storici esercizi chiudono schiacciati da crisi e tasse, gli ipermercati avanzano.

Sul punto era intervenuto anche il consigliere FdI Maurizio Marrone: "Evidentemente la Torino del sindaco Fassino ai soliti 'giganti rossi' come Novacoop e Unipol non sa dire mai no. Vi saranno inevitabili ripercussioni su quella che è la vocazione storica della Galleria".

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