Lavori rallentati al reparto Tbc del San Luigi, finiranno nel giugno 2016
Lo scorso febbraio l'assessore alla Sanità Saitta aveva dichiarato che i lavori sarebbero stati ultimati nell'arco di 3/6 mesi. A oggi i pazienti si devono rivolgere all'Amedeo di Savoia, ad Asti o Cuneo
I lavori di ristrutturazione del reparto TBC dell'ospedale San Luigi di Orbassano potrebbero terminare a giugno del prossimo anno, parola dell'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta. Un allungamento, quello tempi, che sarebbe dovuto principalmente all'aumento dei costi previsti che sono schizzati fino a 250mila euro.
E pensare che lo scorso febbraio - dopo la chiusura del reparto a gennaio - lo stesso Saitta aveva dichiarato che tali lavori sarebbero dovuti terminare nel giro 3/6 mesi. A renderli necessari erano state alcune carenze relative alla sicurezza del reparto medesimo, in particolare per ciò che attiene all'impianto di climatizzazione e trattamento dell'aria. Nessuna chiusura definitiva, come temuto dai pazienti, ma solo uno stop temporaneo "coerente con l'esigenza di avere una struttura adeguata alle esigenze dei malati".
In sostanza, però, i mesi sono passati e nonostante i proclami della Giunta regionale il reparto TBC al San Luigi è ancora ben lontano dal ripristino. "In questo modo a pagarne le conseguenze - afferma Stefania Batzella, consigliere grillino a Palazzo Lascaris - sono i soggetti più deboli, affetti da TBC. A oggi, infatti, devono rivolgersi all'Amedeo di Savoia di Torino, peraltro destinato alla chiusura, oppure agli ospedali di Asti e di Cuneo".
In particolare i lavori dovrebbero prevedere l'eliminazione delle griglie di transito sulle porte d'ingresso delle camere di degenza, il ripristino delle chiusure ermetiche con la sostituzione dei serramenti in legno; la sostituzione completa dei ventilatori di estrazione e dei convertitori di frequenza; la taratura dei sistemi di immissione ed espulsione dell’aria; infine la posa di sistemi di rilevazione e visualizzazione del valori di depressione per ognuna delle camere di degenza.
Con l'allungamento dei tempi fino al prossimo giugno 2016 la situazione rischia di sfiorare il paradossale ed è aggravata anche dal fatto che nell'atto aziendale presentato di recente non ci sarebbe traccia della funzione tisiologica nell'ambito del San Luigi di Orbassano.