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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Barriera di Milano / Corso Taranto

Il quartiere torna alla carica, una petizione per l’ex bocciofila

La situazione dei "Due Pini" di corso Taranto ha convinto alcuni pensionati ad avviare una raccolta firme contro il degrado. Insieme agli anziani anche la consigliera del Pdl della Sei Roberta Borio

La riqualificazione della bocciofila I "Due Pini" di corso Taranto continua ad essere avvolta nel mistero. Da anni gli anziani del quartiere attendono novità per quel centro che al momento ospita al suo interno alcuni senzatetto e i loro cani. Il cantiere doveva aprire i battenti nel dicembre del 2010 ma così non è stato. Dopo la promessa di avvio dei lavori il vecchio centro è stato demolito – e bonificato dall’amianto - mentre i rifiuti sono stati portati via. Poi qualcosa si è inceppato all’improvviso.

Gli anziani starebbero pensando di avviare una nuova petizione nel tentativo di risolvere il problema. “Inizieremo a raccogliere le firme perchè siamo davvero stanchi della continuo immobilismo da parte delle istituzioni – spiega G.M. uno dei contestatori –. E’ ora che qualcuno ascolti attentamente le nostre richieste. Rivogliamo il circolo, costi quel che costi”.

A chiedere spiegazioni sui ritardi è anche Roberta Borio, consigliera del Pdl in circoscrizione Sei. “Vogliamo capire cosa sta continuando a frenare la riqualificazione di quel vecchio circolo - lamenta Borio -. Di parole ne abbiamo sentite tante negli ultimi anni. Di fatti molto meno. C’è stata persino una festa per l’inizio della riqualificazione ma ad un anno di distanza non sembra essersi mosso proprio nulla”.

Petizione bocciofila corso taranto

Immediata la replica dagli uffici di via San Benigno. “Il primo lotto di bonifica è stato terminato con successo mesi fa – spiega la presidente della circoscrizione Sei Nadia Conticelli -. Poi subito dopo sono sorti problemi con la fidejussione che la Città ora non può più dare. Purtroppo ci sono tanti cantieri ridotti in queste condizioni. A questo punto i residenti potrebbero anche partecipare ai bandi anziché protestare e non assumersi mai le responsabilità”. L’attuale rudere, secondo l’unico progetto esistente, si trasformerebbe in un centro di aggregazione dove ai classicissimi campi da bocce per i pensionati verrebbero affiancati campi da beach volley per i ragazzi. Gli interni della struttura, inoltre, verranno resi agibili in modo da poter realizzare un centro d’assistenza per i disabili.

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