A rischio l'efficacia dei controlli ambientali: i lavoratori Arpa scrivono a Chiamparino
In 398 hanno chiesto al presidente e al Consiglio di preservare il loro ruolo e le attività ispettive per la salvaguardia dell'ambiente
I lavoratori di Arpa Piemonte (Agenzia Regionale di Protezione dell'Ambiente) hanno scritto una lettera al presidente Sergio Chiamparino e al Consiglio per chiedere di preservare il loro ruolo e le attività ispettive.
Dal testo della proposta di legge regionale 92, approvato a maggioranza dalla Commissione Ambiente, è stato infatti eliminato un passaggio molto delicato (comma 2, art. 25) e importante che definisce le attività ispettive nei controlli ambientali e il ruolo di ufficiale di polizia giudiziaria. Una svolta che rischia di rendere meno efficaci il controllo dell'inquinamento, la verifica e la sanzione dei reati ambientali.
Si tratterebbe, inoltre, di una scelta in controtendenza rispetto al quadro nazionale di riferimento così come è stato modificato negli ultimi anni. La Legge 68 del 2015 sui “reati ambientali” indica infatti che le prescrizioni sulle violazioni ambientali siano impartite da personale con funzioni di polizia giudiziaria.
La Legge 132 del 2016 sul Sistema Nazionale delle Agenzie ambientali prevede, finalmente in modo chiaro, i compiti ispettivi e, espressamente, le funzioni di polizia giudiziaria per le Agenzie Ambientali. Per queste ragioni in 398 hanno chiesto che la nuova normativa regionale sull'Agenzia preveda esplicitamente le prerogative del personale ispettivo e le funzioni di polizia giudiziaria.