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Cronaca Carmagnola

Una sonda lanciata nella stratosfera, il progetto scientifico è Made in Turin

Missione compiuta, registrate le immagini della curvatura terrestre in hd con la videocamera inserita nella sonda

Turinspaceview è un progetto scientifico low cost che ha lanciato una sonda nella stratosfera cioè oltre la troposfera. La sonda, collegata ad un pallone aerostatico, aveva l'obiettivo di registrare immagini della curvatura terrestre in hd tramite videocamera in modo da poter monitorare il territorio e l'ambiente. A bordo vi erano anche altre apparecchiature utili a registrare dati di natura meteorologica che possano diventare di pubblica utilità, oltre ad un geolocalizzatore che aiuta a individuare il punto di atterraggio.

E’ la prima volta che un lancio di questo tipo viene effettuato in Torino e provincia. L’avventura del gruppo è iniziata sabato 30 luglio dalla base della S.A.T Sorveglianza Aerea Territoriale in Carmagnola, presso L'Agriturismo Ca' Matilde, sotto l’occhio esperto della squadra dei Piloti Virtuali Italiani sede di Torino. Capitanati da Renato Galter i Piloti Virtuali Italiani hanno monitorato la traiettoria della sonda dal decollo all'atterraggio. Ideatore del progetto e responsabile del lancio è Roberto Aliberti, responsabile del settore astronautica di PVI (Piloti Virtuali Italiani), insieme ai suoi amici di vecchia data con cui condivide la stessa passione Riccardo Borelli e Luca Molinari. A Francesco Garganese è andata la responsabilità della logistica e della sicurezza. 

Verso le 10 sono iniziate le operazioni di gonfiaggio del pallone stratosferico che, riempito con 4 mc di purissimo elio, a operazione ultimata faceva registrare un diametro di 1,79 mt. e 3,87 kg di spinta. Dopo l'operazione di gonfiaggio sono state posizionate all'interno della sonda le apparecchiature necessarie per la registrazione dei dati dallo spazio. La sonda è stata assicurata ad un paracadute di 1 mt di diametro. Esattamente alle 12:15:32 secondi la sonda con le luci di navigazione accese si è staccata dal suolo alla velocità di 6.80 m/s ed in 83 minuti ha superato la troposfera raggiungendo la stratosfera ad una quota di 33.864 metri. 

Nel frattempo il GPS, che durante la salita inviava dati sulla sua posizione della sonda, ad una quota di circa 20.000 mt ha smesso di funzionare a causa dell' altitudine molto elevata. Durante la salita il pallone, per effetto della pressione, si è dilatato fino a raggiungere un diametro di 8,90 mt. raggiungendo così il punto di scoppio. 

Una volta esploso, la sonda libera ha iniziato la discesa verso Terra ad una velocità di 300 km/h per circa 1 min. velocità poi rallentata dall'apertura del paracadute e circa 15/20 minuti dopo, il GPS ha ricominciato ad inviare la sua posizione. La squadra di recupero nel frattempo si avvicinava al luogo di atterraggio presunto indicato nelle vicinanze di Asti. Esattamente dopo 46 minuti dall'esplosione del pallone, la sonda atterrava dolcemente su un terreno con l'ausilio del suo paracadute. Da Carmagnola il controllo missione indicava che la sonda era atterrata e comunicava la sua esatta posizione. Dopo 2:09 ore dal lancio la sonda è stata recuperata integra con le luci di navigazione ancora accese. Missione compiuta! 

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