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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

I ladri “hacker” che dimenticano gli zaini vicino alla banca: i carabinieri sventano un furto

A Castagnito (Cn) arrivati anche gli artificieri del Comando Provinciale Carabinieri di Torino

Un computer, dei telefoni cellulari, schede telefoniche, cavi, pinze e altri attrezzi del mestiere nascosti dentro agli zaini lasciati sul posto prima di fuggire. Probabilmente stavano per iniziare il lavoro i tre uomini sorpresi, alle prime ore del giorno, dai carabinieri della Compagnia di Alba a Castagnito, frazione Baraccone, nella zona del bancomat della locale filiale della Banca di Credito Cooperativo di Alba, langhe e Roero. 

L’attenzione della pattuglia del NORM della Compagnia di Alba è stata attirata dai tre uomini vestiti di scuro che alla vista dell’auto dei carabinieri hanno tentato, invano, di non farsi vedere sfruttando il buio per nascondersi fuggendo nei campi circostanti. Durante la corsa uno dei tre uomini ha lasciato cadere uno zainetto azzurro. Recuperato lo zaino, i carabinieri hanno ispezionato il perimetro della banca e recuperato un secondo zaino abbandonato sul posto. Inoltre i militari si sono accorti che i tre avevano anche oscurato le telecamere della zona con del nastro isolante. 

Una prima ispezione sommaria del contenuto degli zaini ha reso evidente ai carabinieri che l’intento fosse quello di compiere un furto ai danni degli sportelli bancomat presenti nella zona, vista la presenza di vari attrezzi da lavoro, un computer e di quello che, a prima vista, sembrava un piccolo quantitativo di esplosivo. Proprio tale ultima circostanza ha fatto sì che venisse richiesto l’ausilio, oltre che delle altre pattuglie della stessa compagnia di Alba, anche degli artificieri del comando provinciale carabinieri di Torino, che, giunti in breve sul posto, hanno messo in sicurezza il contenuto degli zaini.

"Verosimilmente, vista la presenza, tra il materiale rinvenuto, anche di un computer portatile, l’intento dei tre uomini era quello di attaccare il bancomat con la tecnica del ‘jackpotting’, vale a dire connettendosi informaticamente all’ATM per costringere il software a rilasciare il contante contenuto nella cassetta di sicurezza", spiegano dal Comando Provinciale Carabinieri di Cuneo. Sono aperte le indagini finalizzate all’identificazione degli autori del tentativo di reato, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Asti, immediatamente informata dai carabinieri di Alba.
 

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