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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Indagine plusvalenze: deferiti la Juventus, Agnelli, Paratici e Nedved. Cosa rischia la società bianconera

Deferita anche a titolo di responsabilità diretta

L'indagine sulle plusvalenze nel mondo del calcio italiano è arrivata ad una prima svolta.

La Procura federale, infatti, dopo aver vagliato tutte le operazioni che erano state segnalate come "strane" dalla Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche) ha deferito undici società di serie A, tra cui la Juventus.

Deferiti anche 61 fra dirigenti e membri dei consigli di amministrazione. Per i bianconeri ci sono il presidente Andrea Agnelli, l'ex amministratore delegato Fabio Paratici e il vicepresidente della Juve, Pavel Nedved. 

Da quanto si sta apprendendo, la Procura sul fronte Juventus vuole capire il perché, nell'ambito dell'operazione Pjanic al Barcellona, e che ha portato Arthur in bianconero, delle plusvalenze fittizie sui calciatori Marques e Pereira: il primo per 6.2 milioni di euro, il secondo per 6.

Non convincono neanche le plusvalenze del portiere della Sampdoria, Emil Audero: pagato 20 milioni, il margine di plusvalore è stato calcolato dai bianconeri in 7 milioni (il "valore rettificato", come lo etichetta la Procura). Idem per Rovella: 18 milioni il prezzo, valore rettificato a 6, plusvalenza di 12 milioni di euro. E, andando avanti, le cessioni di Petrelli e Portanova che dalla Juve sono andati al Genoa: Portanova 10 milioni, Petrelli 8. Ma uno valeva 2 e l'altro 1. Ovvero, plusvalenza complessiva di 15 milioni di euro. 

Escamotage che, secondo la Procura, avrebbero permesso alla Juventus di rideterminare i bilanci ed evitare passivi importanti. 

Da quello che trapela è che la potenziale sanzione sarebbe di natura prettamente economica: nessuna penalizzazione durante il campionato in corso nè in quello futuro nè potenziali retrocessioni. 

Il comunicato della Figc

Il Procuratore Federale, espletata l’attività istruttoria in sede disciplinare ed esaminati gli atti del procedimento, ha deferito dinnanzi al Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare le Società FC Juventus, UC Sampdoria, SSC Napoli, FC Pro Vercelli 1892, Genoa CFC, Parma Calcio 1913, Pisa Sporting Club, Empoli FC, AC Chievo Verona, Novara Calcio, Delfino Pescara 1936 a titolo di responsabilità propria, ai sensi dell’art. 31 comma 1 del Codice di Giustizia Sportiva, per avere contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette Società, sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale, violando in tal modo anche l’art. 31 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva.

Le stesse Società sono state deferite a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza.

Con le predette società sono state deferite anche 61 persone fisiche che a vario titolo hanno ricoperto l’incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza

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