"La Polizia mi ha schiacciata a terra, calpestata e picchiata"
Parla Valeria, la ragazza denunciata per resistenza a pubblico ufficiale durante la manifestazione del Primo Maggio. "Sono caduta e colpita al fianco destro, mi sono vista circondata da scarponi e ginocchia degli agenti"
Le polemiche per quanto successo in centro a Torino durante la manifestazione del Primo Maggio non si placano. Il bilancio finale emesso dalla Questura parla di sette agenti di Polizia feriti, di cui uno più grave degli altri, e di tre persone fermate. Tra queste ultime c'è Valeria, una ragazza pisana denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, scesa in piazza per sfilare in corteo e denunciare la situazione di precarietà in cui sta vivendo.
"Sono una studentessa precarizzata - racconta Valeria a InfoAut -. Sono costretta a lavorare con contrattini di poche settimane o in nero direttamente. Qualche giorno fa sono andata in piazza perché il primo maggio è una data che sento, una giornata che mi appartiene perché è un momento in cui posso riuscire a portare oltre la mia frustrazione personale, a mostrare la mia ,e quella di altre migliaia di persone, condizione di vita dondolante".
Come detto, Valeria il primo maggio è scesa in piazza, ma è stata protagonista di un fermo da parte delle forze dell'ordine che lei racconta come violento e spropositato, avvenuto sotto gli occhi di centinaia di persone che tentavano in tutti i modi di far sì che fosse lasciata andare. Ma ancora prima Valeria racconta le cariche ricevute dai poliziotti, posti a protezione del Partito Democratico solo per via di alcune contestazioni verbali, "che armati di caschi, scudi e manganelli ci hanno caricato brutalmente per tutta piazza Vittorio". La tensione si è poi arrestata per qualche momento ma, una volta che il corteo era giunto sotto il palco, Valeria parla di una nuova carica partita dagli agenti. "Siamo stati caricati di nuovo. Io sono caduta e sono stata colpita al fianco destro - dice -, mi sono vista circondata solo dagli scarponi e dalle ginocchia degli uomini delle forze dell'ordine. Sono stata schiacciata a terra, calpestata e picchiata e poi tirata su e consegnata agli uomini della Digos che hanno cominciato a strattonarmi".
Le forze dell'ordine hanno portato Valeria in una camionetta in piazza Carignano. Durante il tragitto in molti hanno urlato contro gli agenti. Lei è anche caduta. "In piazza Carignano c'è stata una nuova carica per allontanare le persone che solidarizzavano con me - aggiunge -. Lì è stato preso un altro ragazzo e messo nella camionetta insieme a me e portato in Questura".
Ora Valeria è a casa con un collare per via - racconta lei - dei problemi al collo dovuto agli strattonamenti e agli strangolamenti. Dopo il primo maggio, dalla Questura è stata portata all'ospedale Mauriziano da cui ne è uscita con dieci giorni di prognosi. Infine è stata rilasciata con una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale. Ma lei accusa: "Io non ho fatto nulla, sono stati loro a trascinarmi, maltrattarmi e a picchiarmi quando mi sono trovata a terra".