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Cronaca

"Io, driver e cliente Uber: ecco perchè il servizio funziona"

La diatriba tra tassisti regolari e driver Uber Pop si fa sempre più agguerrita. Ora il fascicolo aperto in Procura sulle aggressioni avvenute fuori dal teatro Colosseo. Abbiamo sentito un driver Uber. Ecco cosa ci ha detto

Uber contro tassisti. Tassiti contro Uber. La lotta concorrenziale a botta di app innovative, assalti e denunce ai driver, si fa sempre più accanita. Un polverone mediatico che interessa l'intera penisola, ma che a Torino vede gli esponenti più agguerriti tanto da dare vita - lo scorso 17 febbraio - a un vero e proprio sciopero. Una lotta che tira nelle sue fila anche esponenti politici, ma cui Uber stesso e consumatori, paiono quasi non prendere parte. Nascono pagine Facebook come "Je suis Uber - Torino", nuove applicazioni e nuove tecnologie, ma a parlare con noi ci pensa un driver e cliente di Uber Pop che ci ha spiegato anche il suo punto di vista.

Fanno di tutto per non far scappare un'azienda via dall'Italia e poi quando ti arriva in casa un colosso americano come Uber che promette e mantiene posti di lavoro che daranno più potere d'acquisto sia a chi ci lavora all'interno sia a chi usufruirà del servizio, cosa succede? Che tutti ce la stanno mettendo tutta per vietare il servizio.

Sì, perchè la "lotta" contro Uber Pop è anche a suon di leggi regionali, come quella proposta dal consigliere Marrone, atta a regolamentare l'utilizzo delle piattaforme tecnologiche, consentendone l'uso solo a chi è in possesso di requisiti e regolare licenza. A quanto pare, tuttavia, in questo marasma di controversie, nessuno bada ai pareri dei consumatori - a detta del driver Uber - completamente favorevoli.

Non c'è una sola persona che non apprezzi il servizio, con annessi e connessi. Un cittadino sarà pure libero di decidere cosa utilizzare per spostarsi. Smettiamola col dire che si tratta di un servizio illegale. La vettura utilizzata è, infatti, un mezzo proprio sottoposta anch'essa a revisione. Il conducente paga anch'esso un'assicurazione e visto che si tratta di una vettura privata, viene sicuramente tenuta meglio di un taxi. Quando abbiamo preso la patente, inoltre, non ci è stato detto che era adibita al trasporto del solo guidatore, ma che si potevano anche trasportare passeggeri.

In barba alle diatribe sulla legalità o meno del servizio Uber, intanto, fioccano le denunce. L'ultima solo pochi giorni fa a Caselle, dove un driver, insieme alla persona da trasportare, si è trovato di fronte anche i vigili urbani, pronti a redigere il verbale. Ma chi è davvero l'autista Uber?

Gli autisti di Uber sono persone che per iniziare l'attività devono avere dei requisiti quali casellario giudiziario e certificato penale immacolato, estratto punti patente immacolato e quindi non aver mai perso punti in merito a guida in stato d'ebrezza, droga, eccesso di velocità. Prima di essere assunto il driver Uber deve fare un corso di formazione e sostenere diversi colloqui. La vera innovazione sta nel fatto che il passeggero può sapere in anticipo l'auto che lo verrà a prendere e spesso si tratta degli stessi conducenti con i quali si possono instaurare rapporti di amicizia. E poi, importantissimo: non avviene nessun passaggio di denaro. Il driver, infatti, viene compensato da Uber, vero fornitore del servizio. Inoltre tutto risulta tracciato.

Eppure un servizio come "bla bla car" - un sito per la condivisione delle auto con altri utenti - risulta essere totalmente a norma. E' giusto? Quali sono le differenze?

Gli autisti "bla bla car" possono essere chiunque, basta aver un nome, un cognome e una mail. Chiunque potrebbe effettuare il servizio di trasporto; per assurdo anche uno "strafatto". E potrebbe addirittura condurre il cliente a chilometri di distanza dalla sua reale destinazione, perchè il servizio "bla bla car" opera su distanze ampie e soprattutto autostrade. Inoltre in questi casi avvengono dei veri e propri passaggi di denaro non dichiarato e non tracciabile.

L'accanimento contro i driver Uber - secondo questi ultimi - sarebbe del tutto ingiustificato. Soprattutto in vista della crisi che ha calpestato il nostro Paese, continuamente alla ricerca di una via d'uscita. Ecco, il servizio di trasporto low cost, andrebbe "solo a facilitare gli utenti".

Non tutti possiamo permetterci un'auto "blu", un'auto a noleggio o un taxi. In Italia ci sono milioni di persone che vivono con una pensione minima o che non hanno reddito e che certi servizi non se li possono permettere. I politici sanno in che Paese vivono? Io non dico che Uber sia giusto o sbagliato, ma è errato sicuramente condannarlo a priori. In più offre posti di lavoro a quei dipendenti che sono stati lasciati a casa dalla crisi.

I molti lamentano l'illegalità del servizio Uber sulla base delle mancate licenze, invece elargite ai tassisti delle auto bianche che su queste pagano le tasse.

Tanto per cominciare queste licenze venivano elargite ai tassisti - in principio - in modo totalmente gratuito dal Comune. L'acquisto di queste è avvenuto dopo. Ora i tassisti si avvalgono del fatto che negli ultmi anni ci sia stata una specie di condono sui cui ora pagano le tasse. Ok, sono d'accordo. Ma tutti quei commercianti che negli ultimi tempi hanno dovuto subire la liberalizzazione delle licenze e quindi, di conseguenza, hanno perso il reale valore delle proprie? Non hanno anche questi fatto sacrifici? Perchè per certi "eletti" le cose sono rimaste invariate, anzi, sono addirittura aumentate?

La diatriba tra Uber e tassisti ha radici profonde e si appresta a non esaurirsi in poco tempo. Ora anche un'inchiesta della Procura di Torino, aperta sulle aggressioni avvenute qualche mese fa davanti al teatro Colosseo. Come finirà?

Io non so se oggi Uber sia giusto o sbagliato con le leggi vigenti. Però chiedo alle autorità competenti di rivedere la possibilità che questo servizio offre. E' grazie a una sana e competitiva concorrenza che un italiano può permettersi di scegliere quali servizi avere e farsi erogare. E' quello che oggi mi permette di scegliere quale erogatore di energia avere in casa piuttosto che di telefonia o gas. Siamo famosi in tutto il mondo per essere un popolo tenace e aperto. Non tiriamoci indietro.

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