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Cronaca Santa Rita

Nuovi guai per la santona a capo della setta che convinceva a interrompere le cure: una donna è morta per un tumore

Gli indagati sono saliti a sei, la vittima aveva interrotto la chemioterapia

Si estende l'indagine della polizia postale, col coordinamento della pm Barbara Badellino della procura di Torino, sulla setta denominata Uni-Sons, scoperta lo scorso anno nel quartiere Santa Rita con la denuncia di un'italiana di 53 anni che si faceva chiamare Marie (sostenendo di essere la reincarnazione di Marie Curie pur non avendo conseguito nessuna laurea) dai suoi circa 300 adepti. Secondo l'accusa, la donna avrebbe convinto questi ultimi a interrompere le cure per le più svariate patologie per affidarsi a un non meglio precisato percorso che avrebbe portato alla modifica del dna e quindi alla guarigione.

Gli indagati sono saliti a sei: ci sono anche due donne e tre uomini, che avrebbero avuto vari ruoli direttivi nell'organizzazione. I reati contestati, invece sono stati aggravati con l'inserimento dell'associazione per delinquere finalizzata all'esercizio abusivo della professione medica, alla circonvenzione di incapace e alla truffa. Infine, è stato anche accertato il caso di morte di una donna di 46 anni, aderente alla setta insieme al marito e che decise di interrompere, contro il parere dei medici dell'istituto tumori di Candiolo, le cure con la chemioterapia per un tumore al seno diagnosticato nel 2019, affidandosi appunto alle fantomatiche terapie della santona e perdendo la vita l'anno successivo per le numerose metastasi del cancro. Le indagini proseguono.

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