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Cronaca

"Rischio di possibili infiltrazioni mafiose", interdetta la società leader dei concerti Set Up

Secondo la prefettura di Milano all'interno della società esiste la possibilità di infiltrazioni mafiose. L'anzieda ha fatto ricorso al Tar

Set Up Live, la società torinese numero uno nella vendita di biglietti per eventi e  concerti, ha ricevuto dalla Prefettura di Milano una "Informazione antimafia interdittiva". L'inderdizione, in particolare, nasce dall'inchiesta torinese "San Michele" sulla 'ndrangheta, successiva alla "Minotauro".

Secondo le indagini il socio di minoranza di Set Up Live era solito "omaggiare" due affiliati della 'ndrangheta coinvolti nell'inchieste suddette con numerosi biglietti per eventi e manifestazioni. Biglietti che secondo le ricostruzioni degli inquirenti sarebbero stati destinati anche a sostenere, con la loro vendita, le famiglie di 'ndraghetisti finiti in carcere.

Alla luce di tale ricostruzione dei fatti, secondo la prefettura di Milano, su Set Up Live incombe il "possibile pericolo di infiltrazione mafiosa". Per l'adozione dell'interdizione è, infatti, sufficiente che, dal quadro complessivo, emergano elementi tali da far presumere non un'attuale ingerenza delle organizzazioni mafiose negli affari, ma un'effettiva possibilità che tale ingerenza sussista o possa sussistere.  Dal canto suo la società torinese - che contro l'interdittiva ha fatto ricorso al Tar della Lombardia - ha fatto sapere tramite il suo legale di essere piuttosto "parte lesa di un'eventuale estorsione di biglietti".

L'azienda torinese, leader nella vedita di ticket per eventi e concerti, ha vinto peraltro una parte degli appalti relativi al "Padiglione Zero" dell'Expo di Milano.

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