TORINO - Tutte le aziende truffate avevano una cosa in comune, la stessa sottoscrizione di contratti aziendali di telefonia mobile. Questo particolare ha permesso ai Carabinieri di risalire all'identità di un impiegato quarantatreenne colpevole di aver acquistato su diversi siti internet prodotti di diversa natura utilizzando carte di credito non sue.

L'indagine è stata molto lunga e complessa, ma alla fine sono scattate le manette. Il tutto era partito dalla denuncia presentata dai Carabinieri di Genova Pontedecimo da parte di un imprenditore della Valpolcevera che si era accorto che con la carta di credito della sua azienda erano stati effettuati ingenti acquisti hi-tech, vestiti gridati e gioielli. Per risalire al colpevole sono stati necessari accertamenti telematici che hanno permesso di individuare la traccia informatica.

Le frodi scoperte sono in tutto una ventina, ma non è escluso che ce ne possano essere altre non denunciate. Le vittime erano sempre professionisti residenti in città del nord Italia come Varese, Mantova, Milano, Genova e appunto Torino.

A conclusione dell'indagine denominata "Freccia Rossa" gli investigatori hanno arrestato direttamente sul posto di lavoro F.G., il tecnico informatico ritenuto il responsabile delle frodi in esame. L'uomo di professione è un tecnico informatico e si occupa della gestione di contratti telefonici per il nord Italia. La perquisizione presso la sua abitazione ha permesso di rinvenire molti prodotti acquistati online tra i quali computer, consolle da gioco, macchine fotografiche e molto altro. E' possibile che la marce trovata sia solo una piccola parte e che l'altra sia stata già venduta e smerciata su ebay e portali simili.