Bimbo rimasto ucciso nel rally a Coassolo: nove persone indagate
Si tratta di cinque organizzatori, di pilota e navigatore dell'auto uscita di strada e dei genitori della vittima
Sono nove gli indagati dalla procura di Ivrea per la tragedia del rally Città di Torino in cui sabato 27 maggio 2017, a Coassolo, è rimasto ucciso il piccolo Aldo Ubaudi, di appena sei anni, investito da un'auto in corsa uscita di strada. Il pm Ruggero Crupi contesta a tutti il reato di omicidio colposo.
Si tratta di cinque organizzatori del rally, di Cristian Milano e Luca Pieri, rispettivamente pilota e navigatore della Skoda protagonista dell'incidente, e dei genitori del bambino, Giacomino Ubaudi, 45 anni, e Valeria Roci Pellino, 37 anni.
Oltre all'ipotesi che il bambino stesse seguendo la corsa con i genitori in un punto vietato, suffragata dai cartelli trovati sul posto, gli investigatori valuteranno i profili dell'efficienza dell'organizzazione, delle condizioni del circuito e dello stato dell'equipaggio del veicolo, che è stato sequestrato.
Milano ha avuto un malore e ha affrontato la curva a gomito a destra a una velocità di 90 chilometri l'ora, mentre solitamente questo avviene ai 40. Ha urtato un muretto e la vettura è uscita di strada impazzita travolgendo il bambino rimasto ucciso e i suoi genitori, feriti. Illeso il fratellino della vittima, di appena tre anni.
Questo il video amatoriale della tragedia diffuso dalle autorità.