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Giovedì, 25 Aprile 2024
Incidenti stradali Luserna San Giovanni

La tragedia di 'Mondo' che lascia compagna, una bimba e un figlio in arrivo. Lutto nell'hockey

Boscaiolo morto nell'incidente

Era un boscaiolo conosciuto da tutti in val Pellice, un giocatore di hockey noto in tutta Italia (aveva giocato anche in serie A con la Valpe) e lascia una compagna in attesa di un figlio e una bimba di soli quattro anni. La morte di Valerio Mondon Marin, avvenuta in un incidente a Traverses, frazione di Pragelato in val Troncea, il pomeriggio di giovedì 2 luglio 2020, ha lasciato moltissime persone sgomente e tante altre piene di ricordi.

Mondon Marin aveva 35 anni e aveva sempre vissuto a Luserna San Giovanni. Era un boscaiolo esperto, tant'è che teneva anche corsi ad altre persone sulle alberate, i boschi e la loro manutenzione. Fin dalla gioventù aveva giocato come difensore per l'hockey club Valpellice miltando in tutte le categorie giovanili fino all'esordio nella massima serie con il club biancorosso. Aveva poi giocato per altre squadre (Pinerolo, Chiavenna) mentre nell'ultimo anno era tornato in val Pellice nei Bulldogs, in serie C. Nel mondo hockeystico era conosciuto come 'Mondo'.

Proprio quest'ultimo club ha voluto aiutare la sua famiglia in un momento così difficile con una raccolta fondi su Facebook, in accordo col fratello Matteo.

Il ricordo di alcuni amici

"Valerio... non ho parole!!! Però voglio ricordarti così.... sempre in punta a tutto e a tutti.... ridere scherzare e lavorare insieme a te .... per me è stato un onore!!! Ho messo la foto che sei sulla matita... per ricordare le risate che ci siamo fatti insieme nel cantiere di Crissolo.... ciao Valerio buon viaggio, ci mancherai. Mi raccomando tieni una birra al fresco per quando ci incontreremo di nuovo! Ciao grande Valerio! Dovunque tu sia ora, mi raccomando, proteggi i tuoi cari! Ciau sociu".

"Dire che sei stato una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto probabilmente è riduttivo... Eri forte, una roccia, ad hockey a dir poco il migliore; ma la tua vera forza era la tua grande umiltà e la tua profonda umanità che non potevano che spingere tutti a volerti bene e allo stesso tempo a rispettarti e ammirarti. Hai rappresentato tanto per noi: eri il capitano, l'esempio, la correttezza ma soprattutto l'amico... Per questo ti ringrazio e ti abbraccio forte. Ps. Quella famosa birra che avremmo dovuto prendere un giorno, non ti preoccupare, è solo rimandata... Arrivederci amico mio".

"Ciao Valerio, non voglio ricordarti come granitico difensore della Valpe, nemmeno come abile boscaiolo ma bensì come skirollista. Ricordo nitidamente la tua espressione quando, ancora bambino, sotto un tremendo nubifragio aspettavi il via per la partenza, i nostri sguardi si sono incrociati per un attimo ma ci siamo intesi perfettamente. Che la terra ti sia lieve".

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