Dopo otto anni di coma irreversibile Michela è morta: "Ora sei una stella in cielo"
Coinvolta in un incidente nel 2003, aveva avuto una vita normale per dieci anni. La famiglia si batteva per il testamento biologico
"Michela ha vinto la sua battaglia: dopo più di otto anni di inutili sofferenze, ha potuto lasciare il suo letto-bara e volare via libera": lo scrivono i genitori di Michela Dal Bello, morta nel pomeriggio di martedì 18 gennaio 2022 in una struttura per lungodegenti di Santena, dove era ricoverata da tempo. Da otto anni, infatti, era in coma irreversibile dopo che, nel 2013, la sua trachea è stata occlusa da una vecchia cicatrice di una tracheotomia a cui era stata sottoposta dopo un incidente stradale, avvenuto sull'ex statale 458 di Casalborgone, che aveva avuto nel 2003, quando aveva l'età di 17 anni.
Allora, anni prima, sembrava essersi salvata dopo 20 giorni di coma, tre mesi di terapia intensiva e un anno e mezzo di riabilitazione. Per dieci anni, poi, sembrava avere avuto una vita normale, ma questa di fatto è finita a 27 anni. Ora ne aveva 35, ma solo per l'anagrafe: per i suoi genitori, Angelina e Franco, e per sua sorella Elisa (rimasta coinvolta anch'essa nell'incidente stradale), di due anni più vecchia, se ne era già andata da tempo.
Michela abitava a Chivasso, dove aveva aperto un negozio, chiamato Acquafarina, in via Po. La sua famiglia, però, stava ad Aramengo (Asti), dove domani, venerdì 21, si terranno i suoi funerali, alle 15 nella parrocchia di Sant'Antonio Abate. "Ora è libera - scrive su Facebook il papà Franco, che da anni sui social si batteva per il testamento biologico e chiedeva una fine dignitosa per la figlia -. Ha preso il volo con le sue ali". Sul manifesto funebre si legge: "Cantavi di Ligabue, Piccola stella senza cielo. Adesso lo hai raggiunto il cielo: ora sei una stella".