Incidente in strada dell'Aeroporto, il day after fa ancora più male

La municipale sta ricostruendo pezzo dopo pezzo la dinamica dell'incidente, ma il dolore per la scomparsa della giovane vittima dell'incidente, una bambina che non aveva compiuto ancora tre anni, non se ne andrà. Il day after della tragedia avvenuta in strada dell'Aeroporto, sul cavalcavia vicino al campo nomadi, fa ancora più male per i dettagli emersi nella giornata di ieri.

Le quattro persone a bordo della Bmw - secondo quanto riferito da uno di loro - stavano tornando da un matrimonio in cui avevano bevuto parecchio, conducente della vettura compreso. Quest'ultimo aveva il valore di alcool nel sangue doppio rispetto al limite consentito dalla legge. Il ragazzo ventunenne si trova ricoverato in prognosi riservata all'ospedale Maria Vittoria, ma la polizia municipale lo ha già tratto in stato di arresto per evasione, in quanto risulta agli arresti domiciliari, ma di fatto non lo era. La sua posizione, circa l'incidente, è ancora al vaglio degli inquirenti.

Dopo l'incidente, quando sono arrivati i soccorsi in strada dell'Aeroporto, all'interno della Bmw Cabrio sono stati trovati solamente tre feriti. Il quarto si era dato alla fuga poco prima. Le ricerche sono durate diverse ore, ma alla fine è stato lui stesso a consegnarsi in caserma. Si tratta di un ragazzo di 25 anni, residente nel campo nomadi poco distante dal luogo della tragedia.

La Bmw si è scontrata frontalmente con una Fiat Punto, auto sulla quale viaggiavano la piccola Charice Obibhunu e la mamma trentasettenne. Secondo quanto riferito dagli agenti intervenuti insieme ai soccorsi, la bambina era seduta sul sedile anteriore e non nel seggiolino posizionato sui sedili posteriori. Inoltre sembra che piccola non avesse la cintura di sicurezza allacciata, fatto che avrebbe causato lo sbalzo in avanti al momento dell'impatto con la Bmw.