Bus frena bruscamente, una donna cade e muore dopo un mese
Familiari fanno causa a Gtt
Un'ottantenne torinese, Carmela Verrecchia, è morta a casa lo scorso martedì 28 luglio 2020, due giorni dopo essere stata dimessa dall'ospedale Giovanni Bosco. Secondo i suoi familiari il decesso è dovuto a una rovinosa caduta a bordo di un bus della linea 11 avvenuto un mese prima, il 27 giugno, all'altezza di piazza San Giovanni. Da allora l'anziana, che non aveva mai avuto problemi di salute ed era perfettamente autonoma, è sempre peggiorata a causa anche di un edema cerebrale. Era stata inizialmente ricoverata all'ospedale Gradenigo ma poi era stata trasportata al Giovanni Bosco, dove era stata anche sottoposta a un intervento. Nella frenata del bus, secondo quanto riferito dai suoi parenti, erano rimaste contuse altre persone.
I familiari della signora, figlie e nipoti, hanno incaricato gli avvocati Gino Arnone e Paolo Andreone di tutelare i loro interessi. I due legali hanno inviato una diffida, che precede una richiesta di risarcimento danni, a Gtt. "Il conducente del mezzo - si legge nella diffida - senza nemmeno accertarsi che tutti fossero seduti come previsto dalle norme Covid, procedeva a velocità sostenuta, per poi frenare improvvisamente". I due legali aggiungono che "i familiari sono ancora troppo scossi dall'accaduto per poter aggiungere altro. Speriamo solo che la loro posizione porti a una sentenza che possa essere da esempio per casi analoghi".
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