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Incidenti stradali Pinerolo / Piazza Vittorio Veneto

Investito da un'auto passata col semaforo rosso, la compagna: "Tante vite rovinate per risparmiare 90 secondi". L'incidente a Pinerolo

L'uomo si è svegliato ma è ancora grave in ospedale

"Buongiorno. Ieri è passato esattamente un mese dall'incidente che ha coinvolto il mio compagno. Investito sulle strisce al semaforo. È un mese che è in rianimazione al Cto con gravissimi danni cerebrali. Non sarà mai più lo stesso. La nostra vita non sarà mai più la stessa. E tutto questo per un minuto e mezzo di attesa al semaforo. Novanta secondi". Inizia così lo struggente messaggio su Facebook di un italiano di 59 anni, residente a Pinerolo, che lo scorso 15 ottobre 2021 era stato investito mentre attraversava corso Torino, all'angolo piazza Vittorio Veneto, da una Smart cadendo e sbattendo la testa sull'asfalto. La polizia locale ha accertato che il conducente dell'auto aveva bruciato il semaforo rosso e che la vittima si trovava anche sulle strisce pedonali.

"Si pensa sempre - continua la donna - che le cose brutte capitino agli altri ma non è così ed è necessario che impariamo che non è vero che dobbiamo sempre correre perché siamo di fretta. Che 90 secondi non sono niente. E a tutti è capitato almeno una volta di accelerare per passare col giallo, di distrarsi col telefono o coi bambini. Quel singolo atto, che il più delle volte non produce danni e quindi non ci mette sull'attenti, a volte distrugge delle vite. Non solo quella della vittima ma anche quella dei suoi familiari".

La compagna dell'uomo conclude raccontando che il calvario del suo compagno, se tutto andrà per il meglio, sarà comunque lunghissimo: "Hollywood ci ha insegnato che le persone escono dal coma e sono identiche a prima... Beh, non è vero. Ci vorranno sei mesi prima che forse torni a casa. Sì, è sveglio da un paio di giorni ma non sa parlare, non sa chi siamo il 90% del tempo, non sa deglutire e dovrà reimparare a fare ogni singola cosa che noi diamo per scontata. Non può mangiare né bere, grattarsi, andare in bagno o girarsi su un fianco. Tutto per i 90 secondi che chi l'ha investito non poteva aspettare. Novanta secondi sugli 86.400 secondi che compongono ogni singolo giorno.  Fate attenzione perché l'incidente può capitare a chiunque e quei secondi non potranno più essere cancellati. Quei secondi distruggeranno la vita di qualcuno ma anche la vostra".

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