Inchiesta Borsalino: sequestrati beni per 63 milioni di euro a Marco Marenco
Crack miliardario, l'imprenditore è accusato di aver sottratto oltre 900 milioni di euro ai patrimoni delle 175 aziende del proprio impero economico-finanziario
Maxi sequestro di ville, terreni e conti correnti per un importo di 63 milioni di euro per Marco Marenco, l'imprenditore astigiano patron dello storico marchio di cappelli Borsalino.
L’operazione della Finanza arriva a seguito delle indagini sul crack da tre miliardi e mezzo che ha portato mesi fa all’arresto dell’imprenditore accusato di aver sottratto oltre 900 milioni di euro ai patrimoni delle 175 aziende del proprio impero economico-finanziario. Il crack societario è secondo in Italia solo a quello della “Parmalat”.
Tra i beni sequestrati anche due ville di lusso a Como e Campione d'Italia, che erano fittiziamente intestate a società del Liechtenstein, molti terreni nel Comasco e alcuni milioni di euro depositati sui conti correnti personali e societari riconducibili a Marenco.
Il proprietario di Borsalino è finito in manette nel luglio 2015, dopo che il pm di Asti, Luciano Tarditi, era riuscito a ottenerne l'estradizione dalla Svizzera con l'accusa di bancarotta fraudolenta.