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Cronaca Cantalupa

Maxi-inchiesta sui fondi delle case di riposo: nel Torinese un arrestato e un indagato

Obbligo di dimora per il secondo

Un 50enne italiano di Cantalupa è stato arrestato oggi, giovedì 24 ottobre 2019, ed è ai domiciliari e un 37enne di Trofarello è indagato ed è stato sottoposto all'obbligo di dimora nell'ambito dell'inchiesta sulla Sereni Orizzonti, società friulana che gestisce case di riposo per anziani in tutta Italia e anche in provincia di Torino: a Carmagnola, Frossasco, Piverone, Piobesi Torinese, Piverone, San Mauro Torinese, Settimo Vittime, Vinovo e Volvera più le strutture in costruzione di La Loggia, San Gillio e Torrazza Piemonte.

Perquisizioni e sequestri sono stati eseguiti nell'ambito di un procedimento in materia di spesa socio-sanitaria, ai danni dei bilanci delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia. Secondo l'accusa la società avrebbe percepito illecitamente contributi pubblici per oltre dieci milioni di euro, presentando alle aziende sanitarie rendicontazioni non veritiere relative agli standard quantitativi e qualitativi dei servizi assicurati nelle proprie strutture.

Il sistema di frode ai danni delle regioni, secondo la guardia di finanza di Udine che ha eseguito le indagini, era complesso. Le strutture operative della società, per massimizzare i profitti d'impresa, avrebbero compresso al massimo il costo del personale di servizio impiegato e avrebbero erogato prestazioni diverse per quantità e qualità rispetto agli standard contrattualmente previsti, determinando una minore assistenza ad anziani e minori, "anche a rischio di pregiudicarne il benessere e la salute". A tale scopo sarebbero state rendicontate anche maggiori ore di assistenza socio-sanitaria, considerando tra queste prestazioni anche quelle effettuate da personale privo delle necessarie qualifiche e, di fatto, impiegate solo nei servizi di pulizia e di cucina. La documentazione attestante le presenze giornaliere degli operatori assistenziali e le ore di lavoro da loro realmente prestate sarebbe stata sistematicamente distrutta.

Il pm Paola De Franceschi, che ha coordinato le indagini, ha voluto salvaguardare, nella richiesta di adozione delle misure cautelari, la continuità dei servizi di cura e assistenza degli ospiti e i rapporti di lavoro degli addetti alle strutture.

La replica di Sereni Orizzonti

"I provvedimenti giudiziari eseguiti questa mattina hanno colpito il vertice nonché manager e funzionari di un’azienda di primaria importanza nel suo settore, che dà lavoro a oltre 3.000 dipendenti e che fornisce servizi sanitario-assistenziali a 5.600 anziani ospitati in 80 strutture. Il fascicolo dell’inchiesta non contiene alcuna prova documentale in relazione all’ipotesi di reato contestato e siamo certi che in sede giudiziaria verrà riconosciuta l’innocenza sia dell’azionista di riferimento Blasoni sia dei collaboratori della società. Quanto è avvenuto non ha peraltro interrotto in alcun modo la normale attività nella sede centrale di Udine (dove è subito ripresa dopo che la GdF ha terminato la sua ispezione) così come in tutte le nostre strutture. Abbiamo già messo a disposizione dell’autorità giudiziaria la somma sequestrata a titolo cautelativo e confermiamo che quanto è accaduto non ha in alcun modo compromesso la solidità economico-finanziaria del gruppo, che resta in grado di adempiere a tutti i suoi impegni".

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