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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Rivalta di Torino / Via Giaveno, 88

Incendia il bar per incassare i soldi dell'assicurazione, arrestato 43enne

I Vigili del Fuoco hanno parlato di benzina all'interno del locale seriamente danneggiato dalle fiamme lo scorso 29 agosto. La matrice dolosa è stata confermata dalle indagini dei Carabinieri e dai rilevamenti del Gps dell'auto dell'uomo

Ha provocato l'incendio del suo bar per incassare il premio assicurativo, ma alla fine di un'indagine dei Carabinieri è stato arrestato per il reato di incendio doloso e furti.

Il raid incendiario è avvenuto nella notte del 29 agosto scorso. Poco dopo la mezzanotte Pietro L. ha provocato un'esplosione nel "Bar Dylan Dolce Amore Cafè", sito a Rivalta in via Giaveno 88, dalla quale è derivato il pericolo di incolumità pubblica, il serio danneggiamento del locale e dell'interno stabile, nonché il ferimento di alcuni condomini.

Le indagini hanno portato a dimostrare che pochi giorni prima dell'incendio, precisamente il 24 agosto, l'uomo, in concorso con il figlio, era andato al bar per prelevare due televisori al plasma, sedie, bottiglie e bevande di vario genere: il tutto è stato poi ritrovato in un garage. I preparativi hanno preceduto quello che sarebbe avvenuto il 29 agosto. Pietro L., il titolare del bar, durante la giornata ha più volte percorso le strade circostanti il locale e la stessa via Giaveno, oltre a essere stato in sosta per 13 minuti e 25 secondi sul luogo dell'attentato: la prova è stata data dal Gps installato sulla macchina dell'indagato.

VIDEO | Padre e figlio filmati dai Carabinieri >>

"I danni e i risultati della ricerca di acceleranti di fiamma in modo chiaro e coerente indicano che l’incendio ha origini dolose ed è stato appicca trio utilizzando acceleranti di fiamma tra i quali certamente la benzina”, questa la relazione fatta dai Vigili del Fuoco depositata lo scorso 21 novembre che ha indicato agli inquirenti la matrice dolosa del rogo.

Gli ulteriori accertamenti hanno dimostrato che l'auto del titolare si è aggirata intorno al locale proprio durante e dopo l'incendio. Questo ha determinato le responsabilità di padre e figlio (denunciato), come confermato dal Gip. L'uomo, 43 anni e residente a Cumiana, è inoltre accusato di aver utilizzato delle targhe contraffatte sulla sua vettura ed è ritenuto responsabile di una serie di furti in abitazione e garage di Valgioie, Bagnolo Piemonte (Cn) e Luserna San Giovanni.

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