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Cronaca Centro / Piazza XVIII Dicembre

Porta Susa blindata per l'arrivo di Monti. Polizia carica i No Tav

Porta Susa, la seconda ed ora più moderna stazione ferroviaria di Torino, blindata per la cerimonia di inaugurazione dello scalo ad alta velocità

Tutto è pronto per l'ennesima inaugurazione di Porta Susa. L'alta velocità apre al pubblico, avvicinando l'attuale stazione al progetto originario messo a punto undici anni fa e che poi, per un motivo o per un altro, è stato rimandato nonostante si volesse concludere tutto per le Olimpiadi del 2006.

ORE 12 - Tensioni fuori dalla stazione di Torino Porta Susa, dove è da poco arrivato il presidente del Consiglio Mario Monti. La polizia ha effettuato una carica di alleggerimento nei confronti di un gruppo No Tav che manifestava in piazza XVIII Dicembre, di fronte alla stazione. La carica è scattata in seguito al lancio di alcuni oggetti verso le forze dell'ordine da parte dei No Tav, che hanno anche tentato di aggirare lo sbarramento della polizia per avvicinarsi a Porta Susa.

Tutte le autorità presenti, dal sindaco di Torino Piero Fassino, al governatore della Regione Piemonte Roberto Cota, così come le alte cariche di Trenitalia Lamberto Cardia e Mauro Moretti. Ma non è certo per loro che è stata blindata la zona circostante alla stazione di Porta Susa. A tagliare il nastro del nuovo scalo ferroviario sarà il Premier Mario Monti, la cui presenza ha scatenato molte polemiche, ma sarà anche il motivo che porterà Cub e No Tav a scendere in piazza per protestare.

La presenza del Premier però scontenta anche parte del mondo politico. Viste le imminenti elezioni e la candidatura di Monti, l'inaugurazione a Porta Susa è vista da Fratelli d'Italia e Pdl come un'opportunità per farsi campagna elettorale. Proprio quest'ultima formazione politica nella giornata di ieri ha organizzato una 'contro cerimonia' nello stesso atrio della stazione, con una conferenza stampa dai toni polemici a cui ha preso parte il coordinatore regionale e senatore pidiellino Enzo Ghigo, il vicepresidente dei deputati Osvaldo Napoli e l'ex sottosegretario ai Trasporti Mino Giachino.

Tra le autorità che questa mattina affiancheranno Monti nel taglio del nastro è incerta la presenza di Antonio Saitta. Il presidente della Provincia di Torino ha criticato nei giorni scorsi la presenza del primo ministro vista la sua candidatura alla prossime elezioni.

C'è chi, invece, ha provato a smorzare le polemiche. Giorgio Merlo ha giudicato "fuori luogo la polemica che si è creata" anche se, sulla decisione del premier uscente di prendere parte alla cerimonia, il deputato del Pd non è altrettanto conciliante: "L'ultima cosa che può fare Monti è quello di arrivare a Torino per propagandare la sua lista o la sua coalizione. Siamo certi che non lo farà perché sarebbe un atteggiamento politicamente censurabile".

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