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Cronaca La Loggia

La Loggia, Ikea sospende gli investimenti: è polemica

La multinazionale svedese ha deciso di sospendere l'investimento di quasi 70 milioni di euro per la nuova costruzione dello stabilimento a La Loggia. Ghiglia attacca Saitta: "Così si perdono posti di lavoro"

Dopo il "no" della Provincia alla trasformazione di 160 ettari di terreno agricolo in un nuovo centro Ikea a La Loggia, la multinazionale svedese ha deciso di non trattare più e di sospendere gli investimenti. "Questa risposta negativa dopo sei conferenze dei servizi - spiega Ikea Italia - delude le aspettative per una ricaduta occupazione di oltre 250 posti di lavoro e porta il gruppo a decidere di sospendere l'investimento di quasi 70 milioni di euro su tutta la regione Piemonte e una sua riallocazione nel Sud Europa. Per Ikea quella di La Loggia rappresentava infatti l'unica localizzazione possibile per un secondo punto vendita in regione".

Ikea fa sapere, sempre in una nota, che gli investimenti sarebbero stati fatti nel rispetto dell'ambiente, rendendo efficienti le infrastrutture viarie: "Il progetto di La Loggia è stato presentato nel luglio del 2009 e prevedeva, a fronte di una area di 60.000 mq dedicata al punto vendita, 100.000 mq di area a verde e a parco. L'investimento totale in oneri, opere pubbliche, viabilità e verde sarebbe stato di 17,3 milioni di euro oltre, ovviamente, al costo per l'edificazione del negozio - continua Ikea - Il Comune di La Loggia aveva espresso parere favorevole all'insediamento, concretizzando questo atteggiamento con la decisione di bilanciare l'uso del suolo dedicato al negozio con il vincolo ad uso agricolo di una superficie ancora maggiore: infatti a fronte di 176.000 mq del progetto Ikea, sarebbero stati vincolati come agricoli ulteriori 240.000 mq".

I problemi sorti dalla Provincia non riguarderebbero solo l'ambiente però: "Evidentemente l'impegno dell'Amministrazione Comunale unito alla riconosciuta attenzione che da sempre Ikea porta all'ambiente non sono stati sufficienti, e l'Amministrazione Provinciale ha visto questo progetto come una speculazione immobiliare e non come il tassello di una più ampia collaborazione tra il nostro Gruppo e il distretto economico piemontese".

"Non ho un pregiudizio verso Ikea - afferma il Presidente della Provincia Saitta in risposta alle parole della società di Ingvar Kamprad - Il colosso svedese vuole realizzare un intervento a sud di Torino perché ritiene di voler saturare il mercato: nessuno può impedirglielo, se realizza il suo centro commerciale in un'area non agricola, così come fanno tutti gli operatori economici. In quella zona non c'é sicuramente carenza di aree e di stabilimenti in disuso adatti a questa finalità". Lo spettro della speculazione immobiliare deriva dal fatto che "L'area agricola prescelta con il cambio di destinazione urbanistica acquisterebbe un valore di almeno 20 milioni di euro e Ikea realizzerebbe immediatamente una plusvalenza enorme".

A Saitta ha risposto il vice-segretario del Pdl in Piemonte Agostino Ghiglia, sottolineando come il mancato investimento di Ikea sul territorio, farà perdere molti posti di lavoro sicuri: "Il niet di Antonio Saitta all'insediamento dell'Ikea a La Loggia dimostra un atteggiamento irresponsabile e miope del presidente della Provincia di Torino che spazza via in un amen almeno trecento posti di lavoro in una fase di profonda crisi dell'economia e del mercato del lavoro e 17 milioni di euro di investimenti. Davanti ad una tale crisi occupazionale - continua Ghiglia - che investe i giovani alla ricerca del primo impiego e gli adulti lasciati a casa dopo anni di sacrifici e di lavoro, chiediamo a Saitta quale "coniglio dal cilindro" intende tirar fuori per sopperire a questa insensata decisione. Da parte nostra, in realtà, auspichiamo un lungimirante dietrofront di Saitta per un futuro di lavoro e di sviluppo per il nostro territorio provinciale e per oltre trecento piemontesi".

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