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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Riciclaggio di denaro: due persone nei guai, sui loro conti 100mila euro

Eseguite due misure di custodia in carcere

Un cittadino nigeriano, già noto alle Forze dell’Ordine con svariati alias, e una donna di origini keniote, residenti a Torino, sono stati trasferiti in carcere a seguito di un’operazione del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Val d’Aosta sotto la direzione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Torino.

L’attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto del riciclaggio ha accertato che i due ricevevano sui rispettivi conti correnti bancari e/o postali ingenti somme di denaro immediatamente prelevate o distratte verso altri conti al fine di farne perdere le tracce. Dagli accertamenti svolti è emerso che tali operazioni dovevano servire a monetizzare bonifici provenienti da ignare società estere vittime a loro volta di frodi informatiche per un danno economico complessivo di circa 100.000 euro. 

L’attività è iniziata su segnalazione di un istituto di credito torinese ed è stata sviluppata dagli investigatori della Squadra Financial Cyber-crime, un team specializzato nel contrasto di reati bancari, truffe, frodi informatiche che richiedono elevate capacità tecniche al fine di risalire agli autori del reato che riescono a carpire cospicue quantità di denaro ad ignari titolari di conti correnti.

Il sistema prevede che nelle conversazioni telematiche tra due aziende con consolidati rapporti finanziari si insinui un terzo soggetto (estraneo alle due aziende) che riesce a carpire e modificare i contenuti delle comunicazioni societarie. Poi il criminale individua la figura titolare del potere di spesa per conto dell’azienda al quale verrà inviata una falsa e-mail da un indirizzo creato ad hoc e simile a quello del reale interlocutore; con la stessa mail fraudolenta si chiede di effettuare il pagamento su un nuovo IBAN, diverso da quello utilizzato abitualmente nelle transazioni.

Il bonifico da 236mila euro non arriva al reale destinatario: individuati i truffatori

Come nel caso attuale, in varie circostanze il territorio piemontese è risultato luogo elettivo per la monetizzazione dei proventi di questi reati, mediante operazioni di riciclaggio che consentono di nascondere la provenienza delittuosa del denaro. 
 

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