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Cronaca

Il Comune cerca di risparmiare e la Gran Madre resta al buio

Da qualche settimana il monumeto è completamente al buio, salvo nei giorni festivi. Il motivo? Risparmio energentico, perchè la Gran Madre è un'opera di "serie B"

Ma dove sono finite tutte le luci che illuminavano senza sosta la nostra bellissima Gran Madre? Dopo la smessa delle illuminarie natalizie, il sontuoso Pantheon torinese si accende solo più nel weekend, dal venerdì alla domenica.

Il motivo? Risparmio energetico, anche perchè, malgrado tutti i cittadini ne fossero ignari, la Grand Madre è stata decalssata a monumento di "serie B" e, pertanto, non necessita dell'illuminazione continua come, invece, accade per Mole, Duomo, Palazzo Madama, Monte dei Cappuccini e Superga. E così, chi arriva dalla bellissima Piazza Vittorio, simbolo della nostra Città, si imbatte inverosibilmente in un buco nero: un delusione, l'entusiasmo smorzato in un istante.

Anche don Menzio, parroco della Gran Madre ne è rimasto di sasso. E pensare che il piano di illuminazione  forgiato da Palazzo Civico risale al 2011. Solo che, fino a poche settimane fa, esisteva un unico quadro elettrico che illuminava contemporaneamente sia la chiesa che l'abitato circostante. Ora, che l'illuminazione pubblica ha un proprio interruttore, è stato possibile spegnere, nei giorni feriali, tutte le luci che coloravano d'oro la Gran Madre di notte.

Un paesaggio che, ora, sembra spento e privo di vita: un po' come se il monumento fosse stato sradicato via. Cittadini e turisti non si abitueranno facilmente a questa decisione. Ma le casse di Palazzo Civico di soldini ne contano pochi e da qualche parte bisogna pur partire: l'illuminazione decorativa costa al Comune più di 800mila euro l'anno su una bolletta complessiva di 13 milioni.

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