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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Cavoretto / Corso Moncalieri

Sparatoria in corso Moncalieri, Virdò non è stato ucciso dalla Polizia

L'autopsia e gli ulteriori accertamenti hanno permesso di stabilire l'esatta dinamica del colpo mortale. Ad ucciderlo non sono stati gli agenti, ma è stata la stessa vittima a spararsi alla tempia

Giuseppe Virdò non è stato ucciso dalla Polizia. L'uomo che due sabati fa ha scatenato il panico in corso Moncalieri, ingaggiando una sparatoria con gli agenti al termine di un inseguimento, si è sparato da solo. Lo ha stabilito la perizia del medico legale Roberto Testi e gli ulteriori controlli dell'auto in cui ha provato a scappare Virdò e dei reperti trovati all'interno. L'esame attento della balistica ha inoltre permesso di accertare che il colpo mortale è stato sparato dalla destra dell'uomo verso la sinistra e quindi dalla parte opposta rispetto a dove si trovavano i poliziotti e il colpo era partito da una distanza molto ravvicinata.

Alla moglie aveva detto più volte di volersi togliere la vita, ma non ne aveva il coraggio. Ecco perché quel sabato aveva dapprima sequestrato una guardia giurata in via Garibaldi e poi, dopo essere stato fermato dalla Polizia al termine di un inseguimento, aveva puntato due pistole contro gli agenti prima di rubare loro un'autovettura di servizio e morire nello scontro a fuoco. Quel che inizialmente si era creduto era che avesse provocato i poliziotti proprio per costringerli a sparagli. Invece non è andata così.

Vicino al corpo di Virdò è stato trovato anche un proiettile, compatibile con una pistola calibro 9 Beretta modello 34 munita di silenziatore: proprio quella impugnata dall'uomo nella mano destra.

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