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Cronaca Borgaro Torinese / Via Roma, 2

Seconda inchiesta sul medico no vax di Borgaro Torinese: falso ideologico per i certificati (patacca?) di esenzione

Chi li ha ottenuti avrebbe pagato da 20 a 100 euro

Centinaia di persone avrebbero pagato da 20 a 100 euro per ottenere un certificato di esenzione vaccinale che, secondo l'ipotesi investigativa, non ha nessun valore in quanto non è un medico vaccinatore. Ieri, venerdì 8 ottobre 2021, i carabinieri del nucleo antisofisticazione sanità (Nas) di Torino, insieme ai colleghi della tenenza di Settimo Torinese, hanno eseguito una nuova perquisizione nello studio del dottor Giuseppe Delicati, in via Roma a Borgaro Torinese, dopo quella dello scorso 10 settembre.

La procura di Torino ha aperto un fascicolo per falso ideologico a suo carico. Gli investigatori, coordinati dal pm Gianfranco Colace, titolare dell'inchiesta, hanno sequestrato un notebook e certificati medici prestampati di esenzione. Sempre secondo la loro ipotesi, Delicati, oltre a non essere un medico vaccinatore, li avrebbe prodotti senza alcuna verifica sulle reali condizioni di coloro che glieli avevano richiesto. Si indaga anche sul lato economico della questione, perché non è detto che avesse diritto a richiedere le somme di denaro. La nuova perquisizione non ha fermato la coda di persone davanti allo studio. In barba alle sue posizioni negazioniste e no vax, fuori dallo studio è stato affisso un cartello con l'invito a mantenere il distanziamento e a indossare la mascherina.

Per Delicati è il secondo procedimento giudiziario dopo quello aperto nei suoi confronti dalla procura di Ivrea, che lo accusa di procurato allarme per il suo farneticante video in cui sosteneva che i vaccini procurano il coronavirus (cosa che gli era costata anche il taglio del 20% dello stipendio per cinque mesi). Questa seconda inchiesta nei suoi confronti è partita dopo che alcuni insegnanti e bidelli avevano prodotto alcuni certificati firmati da lui e risultati sostanzialmente carta straccia, con gli interessati rispediti a casa dai presidi. Le denunce contro questi ultimi da parte dei no-vax sono state archiviate.

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