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Cronaca

Luci d'Artista spente per un giorno contro la pena di morte

Nel giorno dell'anniversario della prima abolizione della pena della pena capitale nel mondo, Torino spegne le Luci d'Artista e lascia accesa solo la cupola della Mole Antonelliana

La Città di Torino aderisce alla Giornata Mondiale delle Città per la Vita – Città Contro la Pena di Morte promossa dalla Comunità di Sant’Egidio e sostenuta dall’Anci. Per tutta la giornata di oggi le Luci d’Artista rimarranno spente e sarà illuminata solo la cupola della Mole Antonelliana. Nel mondo 1450 città si illumineranno per celebrare l’anniversario della prima abolizione della pena capitale nel mondo ad opera del Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786.

Torino vuole lanciare un messaggio di vita, proprio in occasione del 150° dell’Unità d’Italia: “Le Luci d’artista sono un tratto importante dell’arte contemporanea e del Natale – sottolinea Maurizio Braccialarghe, Assessore comunale alla cultura - Tuttavia in occasione di questa giornata così importante è giusto immaginare che per una notte non vengano accese in segno di rispetto e di adesione al valore della vita. Sono sicuro che la cittadinanza coglierà questo atto di sensibilità". Dal 2002 più di 65 capitali, oltre 1300 città di 86 paesi hanno già aderito, anche in Paesi che conservano l’uso della pena capitale.

“La rinuncia alla pena di morte – sottolineano i responsabili della Comunità di Sant’Egidio - è un passaggio rilevante nella direzione di una nuova coscienza a livello mondiale. Come il mondo ha superato la schiavitù e la tortura, altrettanto sta accadendo per la pena di morte: un tempo ritenute pratiche normali, esse sono oggi considerate inaccettabili violazioni della dignità e della persona umana. Erano poco più di 20 i Paesi che ancora alla metà degli Anni Settanta avevano abolito la pena di morte”.

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