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Cronaca Chiomonte

Giornale No Tav incita al sabotaggio: la Procura ne acquisisce le copie

"La Lavanda", giornale No Tav, avrebbe in un articolo del quinto numero, sotto forma di intervista, incitato al sabotaggio, anche fuori dai confini della Valle di Susa

Inciterebbe al sabotaggio. Così la Procura di Torino ha acquisito le copie del quinto numero del giornale No Tav "La Lavanda", nel quale, sotto forma di intervista, si incita al sabotaggio anche fuori dai confini della Valle Susa, criticando al contempo chi non si assume le responsabilità di questi gesti.

Il sabotaggio sarebbe ritenuto vantaggioso, poiché "dal punto di vista dell'efficacia, ci sono state centinaia di migliaia di euro di danni inflitti al partito del Tav senza che il nostro movimento abbia avuto né feriti né fermati".

Si va oltre. Il giornale chiede anche coerenza agli attivisti, che devono assumersi le proprie responsabilità e non accusare dei terzi per gli atti commessi: "Non si può sostenere pubblicamente il sabotaggio e poi, quando delle betoniere vanno a fuoco, dire che sono state le ditte stesse a incendiarle per riscuotere i premi assicurativi". Ciò che è mancato al movimento No Tav, sempre secondo 'Lavanda', è "un'adeguata diffusione delle azioni al di fuori della valle".

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