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Cronaca

Il marchio Celid trova un acquirente, Lexis ha vinto la gara d'appalto

La storica libreria universitaria manterrà un importante servizio di supporto al mondo universitario

Il marchio Celid è destinato a non scomparire dal panorama universitario.

La gara d’appalto scaturita dalla messa in liquidazione della storica cooperativa, infatti, è stata vinta dalla Lexis, una compagnia editoriale torinese, grazie alla partnership con Editio, società proprietaria di Nino Aragno editore. “Per noi è una scelta coerente con il progetto complessivo di sviluppo che ci ha portato ad acquistare anche il marchio di Rosenberg & Sellier, leader nel settore dell'editoria saggistica e accademica – spiega Lorenzo Armando, amministratore unico della società -. Manterremo i punti di forza della libreria, anche se sarà molto difficile riaprire in Palazzo Nuovo per le criticità strutturali che sono emerse. Esattamente come non sarà possibile riassorbire tutti e dieci i dipendenti Celid. Cercheremo però di continuare a essere presenti sul territorio degli atenei e di dare sempre un supporto di qualità a studenti e professori”.

Al tempo stesso l’editore afferma di essere consapevole che ripristinare il background di Celid sia “un’impresa praticamente impossibile. Quel tipo di progetto non è più compatibile con il mercato editoriale attuale. Crediamo però che ci sia un ampio margine per mantenere non solo il marchio ma anche un servizio di supporto importante al mondo universitario”.

La Lexis è una società nata negli anni 80, impiega una decina di persone, fattura circa trecentomila euro ed è titolare anche della start up Accademia University Press. “Conosciamo bene il mercato editoriale, con l’acquisizione di Celid vogliamo anche avere uno sbocco tangibile sul mondo delle librerie indipendenti”, continua Armando. Le cifre dell’acquisizione del marchio non sono state rese note, ma è stato molto apprezzato il contributo dato all’operazione da Vanda Cremona, già responsabile editoriale della casa editrice. “Ci piacerebbe fare in modo di riaprire le saracinesche a settembre ma non sappiamo se questo sarà possibile. Certo lavoreremo sodo in questo periodo per riuscirci senza andare in vacanza ad agosto”. 

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