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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Rebaudengo / Via Borgo Ticino

Gli ex uffici sanitari obiettivo dei ladri. Torna la paura in via Borgo Ticino

Non c'è pace per la vecchia struttura sanitaria del quartiere Barriera. Ad approfittarne sono i predoni del rame e della ghisa. "E' una vergogna" spiega la circoscrizione Sei

Non si ferma l’allarme furti in città. E ancora una volta sono i vecchi locali abbandonati a finire nel miniro dei ladri. Il rame e la ghisa, in particolare, continuano a fare gola ai disperati che da anni si intrufolano in segreto tra le stanze abbandonate di via Borgo Ticino. Dagli ex uffici sanitari sarebbero spariti nel nulla altri tombini e pannelli. Per non parlare dei generatori di corrente e dei cavi elettrici. Un panorama desolante denunciato più volte dai residenti del quartiere che da tempo chiedono il restyling del poliambulatorio diventato casa per i senzatetto. Una struttura trascurata piena zeppa di macerie edili, muri che cadono a pezzi e con i rifiuti e l’erba che arriva fino alle ginocchia.

Furti a ripetizione via Borgo Ticino

A sottolineare il problema dei furti è il consigliere del Pdl della circoscrizione Sei Domenico Garcea. “In tutta questa storia gli unici a pagare dazio sono i residenti della zona – chiosa Garcea -. Quando l’unico sportello aperto chiude la struttura diventa terra di nessuno. Basta fare un giro all’interno per capire come sia necessario intervenire al più presto”. I residenti della zona, in passato, hanno provato a sollecitare l’amministrazione chiedendo un intervento. Ma lettere e incontri non hanno portato alcun risultato. “Non c’è verso di convincere le istituzioni ad occuparsi di via Borgo Ticino – rincara Alessandro, uno dei cittadini che si sono interessati alla vicenda -. Sono anni che chiediamo chiarimenti ma le risposte continuano a non arrivare. Eppure è proprio un peccato vedere così tanto spreco".

Una situazione di difficile gestione anche secondo la presidente della circoscrizione Sei Nadia Conticelli che in passato aveva chiesto, senza ottenerlo, il completato dell’Iter per avviare il progetto di ristrutturazione. “Rimettere in sesto quell’edificio porterebbe sicuramente due grossi vantaggi – dichiara Conticelli -. Meno degrado, in primis, e più servizi per i cittadini del quartiere. Ma a quanto pare gli interessati continuano a non volere sentire ragioni”.

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