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Cronaca Barriera di Milano / Via Arrigo Boito

Furti a ripetizione in Barriera, parte la denuncia ai carabinieri

Secondo i residenti sarebbero una trentina gli alloggi svuotati dai ladri. La circoscrizione Sei, vista l'emergenza, ha già provveduto a denunciare il caso

Si torna a parlare di furti in Barriera. In particolare di scasso, truffe e alle volte persino minacce. I predoni degli appartamenti, stando ai racconti dei diretti interessati, sarebbero tornati a colpire negli scorsi mesi. Questa volta dalle parti della Barriera di Milano e a segnalarlo sono quelle persone vittime di razzie. Le ultime lamentele sono arrivate dagli inquilini di via Boito, via Paisiello e via Mercadante.

E secondo le testimonianze dei cittadini sarebbero una trentina gli alloggi svaligiati dall’inizio dell’anno. Qualcuno si è ritrovato la casa saccheggiata mentre altri sono stati aggrediti sulle scale del pianerottolo da una banda di delinquenti. “Non sappiamo di preciso chi siano questi ladruncoli – racconta la signora Rosa, una donna del quartiere -. Ma di certo, visto l’andazzo, non possiamo stare tranquilli. La situazione potrebbe peggiorare”.

I ladri cercano puntualmente di puntare le case dei pensionati, specie quelli che vivono da soli. Magari utilizzando un vecchio trucco: quello di suonare ai campanelli per farsi aprire, ovviamente con la scusa della pubblicità. I farabutti agirebbero soprattutto durante le ore della mattina. Orario scelto non certo a caso. Si tratta infatti delle ore utilizzate dai nonni per recarsi a fare la spesa o per andare a recuperare i nipoti all’uscita da scuola. “Questi farabutti agiscono in pochi minuti – racconta una delle vittime -. Forzano la porta senza rompere i vetri delle, poi arraffano quello che trovano e si dileguano”. A sparire sono quasi sempre gioielli, soldi e magari oggetti personali, ricordi d’infanzia.

Un problema sentito anche dalla circoscrizione Sei che di recente ha provveduto a segnalare il caso ai carabinieri chiedendo un occhio di riguardo per la zona. “Purtroppo molta gente ha persino paura di denunciare – racconta il coordinatore Fabrizio Genco -. Per questo abbiamo deciso di parlare con le forze dell’ordine, confidiamo nel loro lavoro e speriamo di ottenere presto qualche controllo in più”.

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