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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Venaria Reale

Il dramma di Venaria: nessun cyberbullo dietro il suicidio della 14enne

Il condizionale è ancora d'obbligo visto che ci sono in corso ancora le indagini della Polizia postale. Ma fino ad adesso non è emerso nulla che faccia pensare ad un'istigazione al suicidio

Frasi pesanti, insulti e parole scritte con troppa leggerezza. Sui profili dei social network di Aurora, la ragazzina di 14 anni che si è tolta la vita a Venaria buttandosi dal sesto piano del palazzo in cui abitava, si trova di tutto, ma nulla che possa per ipotizzare il reato di istigazione al suicidio. Questo è quello che emerge dalle indagini della Polizia postale che in queste ore stanno analizzando ogni minimo indizio per capire se ci sia un nesso tra il gesto estremo e qualche commento andato troppo oltre.

Aurora era una ragazzina fragile. Il cyberbullismo non sarebbe però la causa del suo suicidio, potrebbero esserci altre ragioni personali, magari legate ad una delusione sentimentale, che l'hanno spinta a compiere un gesto così atroce. Senza dare sentenze affrettate proseguono le indagini. A breve la Polizia postale trasmetterà una relazione alla Procura di Ivrea con i dettagli su quanto trovato nel pc e nel telefonino della ragazzina.

Se da un lato ci sono le forze dell'ordine che cercano di dare un perché a questa tragedia, trovando nel caso un colpevole, c'è una seconda tragedia: quella che sta vivendo la famiglia della giovane scomparsa. Domani, sabato 19 aprile, daranno l'ultimo saluto alla loro Aurora. I funerali si terranno a Venaria nella chiesa di San Francesco (via Juvarra) alle 10.15.

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