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Cronaca Centro / Via Po

Sabato il funerale (ironico) dei Murazzi: "Servirebbero regole"

La mobilitazione, organizzata da baristi, musicisti, djs e semplici frequentatori, nasce contro le recenti misure che "hanno colpito una realtà che per vivere ha bisogno di regole specifiche"

Sabato 24 Novembre una manifestazione ai Murazzi per celebrarne un ironico funerale. La mobilitazione, organizzata da baristi, musicisti, djs e semplici frequentatori dei Murazzi, nasce contro le recenti misure che, dicono, "hanno colpito indiscriminatamente una realtà che per vivere ha bisogno di regole specifiche, non di repressione generalizzata".

La manifestazione partirà alle 15 dall'imbarco dei battelli (vicino a Giancarlo) e attraverserà il lungofiume "portando le esequie ai locali nei quali in questi anni abbiamo ascoltato, ballato, amato, bevuto e conosciuto nuovi amici. Il corteo proseguirà poi lungo piazza Vittorio e via Po, per arrivare in piazza Castello davanti alla Prefettura.  Potete portare con voi dei fiori o una foto delle tante scattate nei momenti più belli passati in riva al Po"

"Oltre trent'anni fa - raccontano gli organizzatori - il comune di Torino immaginò un nuovo futuro per le arcate sul Po che i pescatori utilizzavano come magazzini. Distribuì concessioni per aprire dei locali al fine di strappare un luogo di rara bellezza architettonica dall'abbandono. Da allora i Murazzi del Po sono diventati il centro pulsante della città: luogo di aggregazione per moltissimi giovani delle più diverse origini ed estrazioni sociali, sede di locali e centri sociali che hanno portato sotto l'asfalto generazioni di artisti nazionali e internazionali, trampolino per musicisti e dj torinesi".

"Nato come soluzione, cresciuto in reputazione ben oltre i confini cittadini, oggi il microcosmo dei Murazzi viene a sua volta indicato come un problema. Strumentalizzando problemi reali, alcuni affermano che il mondo nato e cresciuto nei Murazzi fino ad oggi sia vecchio e debba cedere il passo. Noi la pensiamo diversamente. Crediamo che i problemi, molti e diversi tra loro, possano essere risolti senza uccidere il paziente -che è ancora giovane e pieno di risorse. Crediamo che i Murazzi abbiano bisogno di regole chiare ed efficaci e che proprio per questo sia indispensabile un progetto condiviso che coinvolga tutti i soggetti interessati. Non è possibile accettare che problemi complessi vengano sottratti alla concertazione e relegati alla sfera giudiziaria. In una città che ha deciso di rilanciarsi puntando sulla conoscenza e sui giovani, i Murazzi rimangono parte della soluzione, ed è in questa prospettiva che dobbiamo imparare a gestirli e valorizzarli".

Le violazioni contestate ai gestori dal pm che coordina l’indagine sulla Movida, riguardano i dehors: in totale quasi 800 metri quadrati di superficie abusiva. Viene poi contestata l'apertura abusiva di alcuni locali, la mancanza di uscite di sicurezza, il volume della musica fuori controllo. Questa settimana gli agenti del servizio di sicurezza urbana della municipale sono tornati per la terza volta nell’arco di poche settimane sulla riva del Po, a mettere i sigilli alle strutture "fuorilegge".
 

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