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Cronaca

Fresato d'asfalto riciclato sulle strade senza alcun trattamento: maxi-multa a una ditta

Azienda ha già pagato

Mille metri cubi di fresato d'asfalto riutilizzati senza l'opportuno trattamento di depurazione da sostanze tossiche (idrocarburi e metalli pesanti) nei comuni della valle di Susa.

A scoprirlo sono stati i carabinieri forestali del gruppo di Torino, che hanno multato una ditta di 180mila euro (già pagati). Il responsabile della stessa ditta ha pagato un'ulteriore multa di 6.500 euro per estinguere il reato penale e lo stesso ha fatto il sindaco di un comune della valle di Susa.

Le indagini sono partite dal mese di novembre 2018. Vi hanno partecipato i militari delle stazioni di Almese, Bussoleno e Oulx. Il fresato d'asfalto deriva dalla scarificazione di alcuni tratti delle principali strade statali della valle di Susa (SS 24 -SS 25 - SS 335) avvenuta nel maggio 2018 da parte della ditta al centro dell'indagine su incarico da parte dell'Anas, in occasione del passaggio del Giro d'Italia.

L'azienda, anziché rivolgersi a un centro di recupero autorizzato, lo aveva ceduto direttamente, e senza alcun trattamento preventivo, a vari Comuni della stessa valle (risparmiando tra l'altro circa 60 viaggi necessari per il trattamento).

A loro volta, i Comuni hanno utilizzato il fresato direttamente come fondo o sottofondo stradale su viabilità di competenza. Oltre alla multe già pagate, la ditta ha poi dovuto provvedere direttamente allo smaltimento del fresato incriminato. L'Arpa Piemonte, dopo opportuni esami, ha escluso rischi per la salute.

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