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Cronaca

Freedom Flotilla, presentato un esposto alla Procura di Torino

Le navi portavano aiuti umanitari per la popolazione di Gaza. Il 31 maggio 2010 l'esercito israeliano eseguì un blitz. L'esposto chiede alla magistratura di indirizzare le indagini verso il Governo israeliano

La loro nave, diretta alla Striscia di Gaza per portare aiuti umanitari, fu fermata dalle forze armate israeliane. Per questo motivo quatrro cittadini italiani hanno prsentato un esposto alla magistratura. Nell'esposto, relativo a fatti del giugno 2010, che è stato consegnato alla Procura di Torino, si chiede di indagare su eventuali reati commessi a carico delle persone. Dopo il blitz israeliano, le persone a bordo della nave furono incarcerate. I giudici, secondo i denuncianti,  possono procedere in base all'articolo 10 del Codice penale, che punisce i reati commessi dagli stranieri ai danni dei cittadini italiani.

L'esposto chiede alla magistratura di indirizzare le indagini verso il Governo israeliano. A firmarlo sono Angela Lano, giornalista e arabista torinese, l'italo-palestinese MùIn Qaradé, gli italiani Marcello Faracci e Giuseppe Fallisi; ai quattro l'assistenza legale è fornita dagli avvocati Roberto Lamacchia e Dario Rossi. Le navi della "Freedom Flotilla" portavano aiuti umanitari per la popolazione di Gaza nonostante l'embargo ordinato da Tel Aviv. Il 31 maggio 2010 l'esercito israeliano eseguì un blitz durante il quale furono uccisi nove attivisti turchi; gli altri passeggeri (circa settecento, di varie nazionalità) furono arrestati e portati nel carcere di Beersheva, dove rimasero per alcuni giorni.

Fonte: Ansa

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