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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Leggende metropolitane e docce da cinema: le 5 fontane più belle di Torino

Ecco quali sono le fontane più belle e rinfrescanti di Torino. Una leggenda parlava di una sorgente montana in piena città, ma le cose non stanno così

A Torino le fontane sono 65: l'elenco comprende fontane storiche e moderne, laghetti e specchi d'acqua nei parchi pubblici della città (a questo link del Comune l'elenco completo suddiviso per circoscrizione).

Sicuramente sono un ottimo modo per rinfrescarsi, soprattutto nelle afose giornate estive, ma è bene ricordare che (ovviamente) non ci si può fare il bagno e che l'acqua di queste fontane non è potabile, essendo prodotta tramite ricircolo per ridurre il consumo.

LA LEGGENDA DI PIAZZA RIVOLI – Naturalmente per bere ci sono le circa 800 fontanelle pubbliche (di cui 719 toret, il “toro verde” o “green bull” protagonista anche del tipico invito che si rivolge per scherzo agli amici forestieri: “dai, ti offro da bere al toro verde”): l'acqua che vi scorre a getto continuo (ma che viene a sua volta raccolta e riutilizzata, con sprechi minimi) deriva dall'acquedotto Smat: 67% da pozzi e falde acquifere sotterranee in città, 18% da acque superficiali del Po sanitarizzate ed esaminate 660.000 volte l'anno, 15% dalle sorgenti di Sangano e del Pian della Mussa.

Su quest'ultima sorgente, in particolare, la Smat ha smentito anni fa la leggenda metropolitana secondo cui la fontanella di piazza Rivoli attingeva direttamente dal Pian della Mussa: tant'è che prima delle Olimpiadi 2006, durante i lavori per la metropolitana, l'erogazione alla fontana venne interrotta per parecchi mesi prima di essere riattivata dall'acquedotto civico.

LE FONTANE PIÙ BELLE – Tra le 65 fontane, ve ne sono 13 a carattere monumentale che per il loro valore storico e artistico sono un bene tutelato e anche un punto d'attrazione per turisti e torinesi. Ecco le 5 più belle fontane di Torino:

Fontana dei 12 mesi – Parco del Valentino

Per molti torinesi è la fontana più bella di Torino. Fu realizzata da Carlo Ceppi nel 1898, in occasione dell'Esposizione Generale Italiana a 50 anni dallo Statuto Albertino. 12 statue di donne che rappresentano i mesi dell'anno costeggiano le due scalinate, in cima alle quali si trovano quattro gruppi statuari a raffigurare le stagioni.

Fontana Angelica – piazza Solferino

Risale al 1930 e fu realizzata da Giovanni Riva. Figure maschili e femminili, piccoli putti e simboli della natura: tutto a rappresentare le quattro stagioni dell'anno e della vita.

Fontana Merz – Corso Mediterraneo

È il simbolo artistico del rinnovamento urbano nella Spina 2: è composto da un igloo ricoperto da lastre di pietra con 4 luci a indicare i punti cardinali e una vasca tutt'intorno da cui zampilla l'acqua tramite una serie di canne. A realizzarlo fu il grande artista Mario Merz, e fu installata in corso Mediterraneo nel 2002, un anno prima della morte del suo autore.

Fontane di piazza Cln

Le due fontane rappresentano il Po e la Dora Riparia, i due fiumi più importanti di Torino. Furono realizzate nel 1939 da Umberto Baglioni in stile neoclassico, e poste dietro alle chiese gemelle di San Carlo e Santa Cristina. Ma la loro fama a livello mondiale deve molto in particolare a un film del 1975: Profondo rosso, di Dario Argento.

Fontane piazza Castello

Sicuramente le fontane meno monumentali di tutte, per il semplice fatto che zampillano direttamente da terra, senza alcuna vasca a contenerle. Ma proprio per questo piacciono molto a chi ha il coraggio di passarci sopra (a proprio rischio e pericolo di cellulari e portafogli bagnati): ogni anno gli studenti torinesi la prendono d'assalto l'ultimo giorno di scuola, ma l'immagine più famosa è sicuramente quella di Santa Maradona, film del 2002 di Marco Ponti.

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