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Cronaca

Percepiscono fondi per fare studiare i figli, ma li mandano a scuola in patria: 25 indagati

Sotto la lente anche l'occupazione di case pubbliche

Percepivano assegni familiari da parte del Comune, destinati alle famiglie con almeno tre figli, per farli studiare, ma in realtà questi bambini non andavano mai a scuola.

Venticinque persone sono indagate dalla procura di Torino per truffa aggravata, falso e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Le indagini sono state svolte dalla polizia locale che ha analizzato 72 pratiche, di cui 15 però devono ancora essere chiuse.

Si tratta di persone che, in realtà, vivevano altrove, in Francia o più spesso in Tunisia o in Marocco, ma che ogni tanto spuntavano a Torino per rioccupare l'appartamento pubblico loro assegnato (è infatti in corso anche l'analisi sul lato delle assegnazioni). L'ammanco per quanto riguarda i sussidi ammonta complessivamente a 100mila euro.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Patrizia Caputo, sono partite proprio dai figli delle famiglie che, inspiegabilmente, venivano segnalati come non frequentanti le scuole in cui erano stati iscritti (condizione per ottenere l'assegno). Gli agenti hanno scoperto che i genitori li mandavano nel Paese d'origine a frequentare istituti islamici.

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