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Cronaca

Accordo con il Museo di Lugano: a decidere sarà il nuovo direttore del MAO

La vicenda del rapporto tra la Fondazione Musei e il museo svizzero è ancora in sospeso. Già pagati, per un solo anno di contratto, 66 mila euro

Continua ad essere rimandata e ad avere contorni poco chiari la vicenda dell'accordo tra il Museo delle Arti Orientali di Torino e il Museo della Cultura di Lugano. La Fondazione Torino Musei, della quale fa parte il MAO, aveva firmato un accordo triennale - valido tra il 2015 e il 2017 - con il museo svizzero per intraprendere, nel medio termine, un piano comune di esposizioni temporanee e soprattutto creare un modello di programmazione gestionale, tentando di unire i curriculum e le significative esperienze appartenenti alle due istituzioni museali. Non solo una tradizionale collaborazione ma una vera e propria condivisione dei programmi e di un modello di gestione, per non parlare della grande occasione di crescita data dalla visibilità internazionale dei due enti. Attualmente, tra tutte queste firme e questo giro di consulenze, il risultato è che lo "scherzetto" alla Fondazione Musei - e quindi anche all'amministrazione torinese - è costato, solo per il primo anno di contratto, 66 mila euro. Ma si vocifera che l'accordo non verrà rinnovato per i restanti due anni.   

"L'accordo c'è ancora oppure no? - ha chiesto Chiara Appendino (M5S) che in merito ha già presentato diverse interpellanze - Non è infatti ben chiaro se in futuro la Fondazione pagherà le restanti tranches di denaro al Museo di Lugano e a questo proposito vorrei avere la certezza che i 66 mila euro annuali non uscissero più dalle casse torinesi, prima che la questione fosse discussa in un'apposita commissione in Comune". La faccenda però sembra non avere nulla di losco per Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura di Torino: " Al momento si sta cercando il nuovo direttore per il MAO al posto di Enrica Pagella - ha risposto in Sala Rossa - e l'eventuale prosecuzione del rapporto con Lugano verrà deciso solo in seguito, anche dopo aver sentito il suo parere". A soli sette mesi dall'accordo infatti, la nomina del nuovo direttore del museo torinese è stata anticipata su indicazione di Francesco Paolo Campione, direttore della collezione svizzera, e a quanto detto dall'assessore, solo successivamente si potrà pensare di proseguire o meno il rapporto con Lugano, anche solo nell'ambito dello scambio di mostre e non di consulenze.

Ma tra gli obiettivi strategici di questo legame tra le due realtà museali c'era anche l'ottenimento da parte del MAO della Certificazione Iso 9001: obiettivo che al momento non è ancora stato raggiunto. "L'iter per ottenere la certificazione non è ancora stato avviato - ha dichiarato Braccialarghe - e sarà richiesto alla fine del processo di tutto il processo di riorganizzazione".  

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