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Cronaca

Firme false, sotto l'autenticazione contraffatta anche il segretario del Pd

Come dice il regolamento al momento della firma per una lista, è necessaria la presenza di un autenticatore: tale apposizione sulle liste risulta, tuttavia, falsificata

Nuovi scenari emergono sulla vicenda delle firme false per le liste di Chiamparino. A pochi giorni dalla sentenza del Tar che ha di fatto respinto il ricorso presentato dalla Lega Nord e che chiedeva l'immediata caduta della Giunta del Pd, come avvenuto per l'ex presidente Roberto Cota, luce vien fatta sulla famosa autenticazione delle firme: come dice il regolamento, infatti, al momento della firma per una lista, è necessaria la presenza di un autenticatore.

La domanda che si pongono, infatti, gli inquirenti è: davanti a chi hanno firmato il segretario del Pd di Torino Fabrizio Morri, la senatrice Magda Negri, il presidente di circoscrizione VII Emanuele Durante, il presidente della X Marco Novello, e le indagate Tina Pepe e Carola Casagrande? I loro nomi compaiono nella lista 112 "Chiamparino Presidente" con l'autenticazione di Pasquale Valente, firma che, secondo la Procura, sarebbe del tutto falsa.

Stessa storia anche per la lista 76 "Pd Chiamparino Presidente", datata 25 aprile, che in calce riporta ancora la firma contraffatta di Valente. Secondo il perito Rosanna Ruggeri, a commettere tali falsi sarebbe stata Cristina Rolando, accusata di aver apposto la firma falsa di Valente.

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