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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Blitz della finanza in negozi, aziende e tra gli ambulanti: 200 identificati

Sequestrata merce per oltre 8 milioni di euro

Scovati 6 lavoratori “in nero”, rilevate irregolarità presso tre impianti di carburante, sequestrati 16 milioni di prodotti, tra orecchini, piercing e accessori d’abbigliamento contraffatti o insicuri e anche un centinaio di grammi di stupefacenti, 10 i segnalati alla Prefettura per detenzione di droga e oltre 200 le persone identificate.

Questo è un primo bilancio di un’attività della Guardia di Finanza di Torino durata 24 ore e durante la quale sono stati effettuati numerosi interventi e identificate centinaia di persone fisiche e giuridiche, operatori commerciali, sedi di aziende e ambulanti.

I controlli hanno riguardato la disciplina dei prezzi praticati da parte dei distributori stradali di carburante, la tutela del made in Italy, la sicurezza dei prodotti, la contraffazione dei marchi, l’abusivismo commerciale, il controllo in materia di circolazione dei prodotti, la circolazione dell’Euro e degli altri mezzi di pagamento, i money transfer ed il contrasto al lavoro irregolare. Numerosi anche i controlli al traffico merci e ai documenti di trasporto, svariate anche le infrazioni riscontate al codice della strada.

Lavoro nero

A Torino in una carrozzeria situata nei pressi di corso Grosseto, gestita da un italiano, i Finanzieri hanno sorpreso 5 lavoratori, praticamente l’intero staff dell’azienda, intenti nel loro lavoro, ma sprovvisti di qualsiasi contratto d’assunzione.

Il sequestro di 16 milioni di prodotti

Imponente il sequestro effettuato presso un’azienda nel quartiere “Barriera di Milano”, dove i Finanzieri del Gruppo Torino hanno scovato oltre 15 milioni di articoli, tra accessori di abbigliamento e di bigiotteria, non certificati o sprovvisti delle indicazioni circa la denominazione legale o merceologica, i dati dell’importatore e la presenza di materiali o sostanze pericolose, il tutto con evidenti rischi per la sicurezza degli ignari consumatori.

Sempre presso la stessa azienda, leader del settore e gestita da una quarantasettenne di origini singalesi, i Baschi Verdi hanno inoltre trovato 400.000 accessori d’abbigliamento spacciati come prezioso corallo rosso, corallo bianco e madreperla ma in realtà composti da una resina artificiale. Il valore della merce sequestrata è stata quantificata in oltre 8 milioni di euro.

I prodotti, come hanno appurato i Finanzieri, venivano anche reclamizzati e venduti su un noto sito internet internazionale nonché commercializzati attraverso il sistema delle televendite in onda su vari canali televisivi. Su quest’ultimo aspetto sono in corso ulteriori accertamenti da parte degli inquirenti. 

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