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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Parella

Clienti filmati attraverso i nottolini di finti armadi, titolare B&B nei guai

Spiava e filmava le coppie che soggiornavano all'interno del suo Beb & Breakfast del quartiere Parella. Il titolare, un uomo di 72 anni, è stato denunciato per interferenze illecite nella vita privata. Sequestrate le stanze in affitto

I Carabinieri della Stazione Campidoglio hanno denunciato il titolare di un Bed & Breakfast situato nel quartiere Parella di Torino per interferenze illecite nella vita privata.

L'uomo, 72 anni e residente in provincia, aveva creato tre stanze segrete all'interno del suo B&B, celate da finti armadi con appositi fori camuffati da nottolini di serratura che, in realtà, servivano per vedere e filmare i clienti presenti nelle stanze.

A quanto risulta, sono decine le persone spiate dal settantaduenne. Ancora sconosciuti i motivi dell'agire dell'uomo che forse utilizzava i video per ricattare le coppie clandestine. L'intero immobile utilizzato come Bed & Breakfast è stato posto sotto sequestro dai militari.

Le indagini sono partite dopo la denuncia di una vittima ospite in una delle stanze. Aveva prenotato la camera per tre ore e si è presentato con la fidanzata: dopo essere stati accolti da un uomo magro, alto un metro e ottanta centimetri circa e con i capelli bianchi, sono stati accompagnati in stanza e avvertiti del fatto che sarebbero rimasti da soli nella struttura.

Bed & Breakfast sequestrato dai Carabinieri

"La mia ragazza - ha raccontato la vittima ai Carabinieri -, come sua abitudine, ha controllato un po' la stanza per verificare se fosse  pulita e se tutto fosse in ordine. A un certo punto abbiamo notato che l'armadio, nella parte superiore, aveva una serie di luci che non si potevano spegnere. A quel punto ho seguito il filo elettrico e ho staccato l'interruttore. Dopo circa una mezzora, la mia ragazza ha sentito dei rumori provenienti dall'armadio e si è insospettita. Io ho cercato di tranquillizzarla ma dopo un po’ ho sentito anch'io dei rumori come se ci fosse qualcuno all’interno. A quel punto - ha proseguito - ho acceso la luce e ho osservato da vicino l'armadio. In particolare mi sono accorto, con l'aiuto di una pila, che il pannello che stava dietro all'armadio aveva una grande apertura che dava su una altra stanza che in quel momento era buia. Nello stesso momento abbiamo sentito dei rumori provenienti dal corridoio e ho fatto finta di andare in bagno e sono uscito dalla camera e ho visto il proprietario uscire dalla camera attigua alla nostra (quella dietro all'armadio con l'apertura, ndr)".

La successiva perquisizione dell’immobile dei militari ha permesso di individuare le tre stanze segrete.

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