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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Donato / Via Livorno

Parco Dora, in migliaia alla Festa del Sacrificio. Giusta: "Sosteniamo il dialogo"

All'importante celebrazione musulmana è intervenuto anche l'assessore comunale alle Pari opportunità

Erano in migliaia i musulmani che questa mattina si sono riuniti al Parco Dora in occasione della Festa del Sacrificio, l'Eid al-Adha, che ha una certa corrispondenza con la nostra Pasqua. Tra aromi di menta e cerfoglio, i più utilizzati dalle donne per cucinare l'agnello, ingrediente principale di questa celebrazione, la giornata è una delle più importanti del calendario musulmano e ricorda l'episodio biblico di Abramo e appunto, del sacrificio dell'agnello in sostituzione di Ismaele. 

Alla festa è intervenuto, in rappresentanza della Città di Torino, l'assessore alle Pari opportunità del Comune, Marco Alessandro Giusta:" È questa l'idea di città che abbiamo in mente - ha dichiarato -, quella in cui le comunità e le associazioni si parlano fra loro e parlano con l'amministrazione, in cui ci si dà una mano per fare insieme lo stesso percorso. Una città in cui si gettano ponti e si distruggono stereotipi e pregiudizi agendo assieme e prendendosi cura anche dei beni comuni". 

Fino a ieri sera a Parco Dora era presente lo Street Food International Parade, una manifestazione che ha riunito per tre giorni, migliaia di visitatori attorno a decine e decine di stand. Ma gli organizzatori della manifestazione, proprio in vista della festa di oggi, nella notte si sono attivati per smontare tutto velocemente, aiutati dai volontari delle associazioni musulmane e dagli operatori dell'Amiat che sono passati a ripulire alle 3 del mattino. Un bell'esempio di collaborazione e di dialogo. 

Dialogo ampiamente sostenuto anche dall'Imam Mastafa Garwache durante il sermone: "Nelle società di oggi, sempre più multietniche e formate da gente diversa - ha detto -, si vive come su una nave in balia delle onde, dove tutte le fazioni che le compongono sono tenute a interagire, cooperare e aiutarsi a vicenda. Lo stesso vale per il nostro paese, dove viviamo e ci nutriamo dai suoi doni. Se qualcuno dovesse tentare di destabilizzare questo equilibrio, va fermato, per il bene di tutti e di tutte”.

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