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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Morsa da una zanzara nel Torinese, donna contrae la febbre West Nile

Le sue condizioni al momento non sono gravi, disinfestata l'area di residenza. Non era stata in viaggio

Un anziana residente nella zona è ricoverata dal pomeriggio di domenica 23 luglio 2023 all'ospedale Santa Croce di Moncalieri con i sintomi della febbre West Nile, virus che si trasmette tramite la puntura di una zanzara. Gli esami diagnostici svolti all'ospedale Amedeo di Savoia di Torino hanno confermato la diagnosi. La donna al momento non pare essere in condizioni gravi anche se ha tutti i sintomi della malattia, che è potenzialmente mortale: febbre altissima, perdita di lucidità, dolori muscolari. L'Asl To5 e il Comune hanno attivato le procedure per la disinfestazione dell'area di residenza della donna.

Che cos'è la febbre West Nile (da Istituto Superiore di Sanità)

La febbre West Nile (West Nile Fever) è una malattia provocata dal virus West Nile (West Nile Virus, Wnv), un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, appunto nel distretto West Nile (da cui prende il nome). Il virus è diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America.

I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona tramite il contatto con le persone infette. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altri.

Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta varia fra due e 14 giorni, ma può essere anche di 21 giorni nei soggetti con deficit a carico del sistema immunitario. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana, e possono variare molto a seconda dell’età della persona. Nei bambini è più frequente una febbre leggera, nei giovani la sintomatologia è caratterizzata da febbre mediamente alta, arrossamento degli occhi, mal di testa e dolori muscolari. Negli anziani e nelle persone debilitate, invece, la sintomatologia può essere più grave.

I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150), e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale.

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