rotate-mobile
Cronaca Venaria Reale

"Non resta che ammazzarmi", ma un amico lo salva dagli usurai: in manette un'intera famiglia

900 euro da versare ogni mese

In mano agli usurai per affrontare le spese per curare la madre poi finisce sotto sfratto e pensa al suicidio, ma l’amico che riceve il messaggio “Tanto è tutto inutile, non ce la farò mai a restituire i soldi, non resta che ammazzarmi” lo aiuta e chiama i carabinieri della compagnia di Venaria.

Si è concluso con l’arresto di tre persone dello stesso nucleo familiare l’intervento dei militari che hanno organizzato, con banconote segnate e fotocopiate, il pagamento di una rata dei soldi che l’uomo doveva ai tre. I carabinieri del nucleo operativo di Venaria hanno arrestato un'intera famiglia, il cui capofamiglia risulta noto da tempo per reati di usura. Si tratta di un 71enne, della moglie e del figlio, quest’ultimo già ai domiciliari per un'altra vicenda. La moglie del 71enne, una 67enne incensurata, ora dovrà presentarsi in caserma tutti i giorni. Gli arresti sono stati convalidati dal gip del Tribunale di Ivrea Fabio Rabagliati che ha disposto anche la detenzione in carcere per padre e figlio.

900 euro da versare ogni mese

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, a fine 2020 per la vittima sarebbe iniziato l’inferno con tassi al 600%. Aveva chiesto un primo prestito di 3mila euro nel luglio 2020 poi un altro di 800 euro a novembre dello stesso anno. Da allora avrebbe versato più o meno 20mila euro solo di interessi. Tutti i mesi doveva 900 euro.  

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Non resta che ammazzarmi", ma un amico lo salva dagli usurai: in manette un'intera famiglia

TorinoToday è in caricamento