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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Rebaudengo / Via Rocco Scotellaro

Cibo e medicine: gara di solidarietà per salvare una famiglia del Rebaudengo

I residenti del quartiere hanno portato vestiti e cibarie presso l'ex centro d'incontro occupato. Ma sul futuro incombe un nuovo sfratto

Sono passate all’incirca due settimane da quando una famiglia sfrattata, per disperazione, ha deciso di andare ad occupare un centro d’incontro presente tra corso Giulio Cesare e via Scotellaro. Dopo l’appello lanciato on-line da Torino Today in tanti hanno alzato la cornetta e chiamato il numero di telefono del capofamiglia Francesco. Un uomo che vive in un vecchio centro abbandonato da anni assieme alla moglie Elena e ai due figli Raffaele e Giuseppe.

Qualcuno, bontà loro, ha anche deciso di venire incontro alle richieste dell’uomo. Forse perché commosso da una storia che parla di crisi e di un tetto violato. Cibo e coperte, vestiti e medicine sono le donazioni arrivate a papà Francesco. Una boccata d’ossigeno di questi tempi.

Nelle ultime ore il telefono è suonato più e più volte e in quel vecchio centro d’incontro abbandonato da cinque anni è tornato, almeno per il momento, il sereno. Qualche residente del quartiere Rebaudengo e delle zone vicine si è messo una mano sul cuore decidendo di sfamare una famiglia che la sorte ha decisamente lasciato da parte. “Ho ricevuto diverse chiamate da parte di persone che mi hanno chiesto di cosa avessi bisogno – racconta Francesco -. Per noi si tratta di una prima vittoria ma vorremmo tanto ricevere una telefonata anche dalle istituzioni. Invece dalla circoscrizione Sei e dal Comune di Torino tutto tace”.

Tuttavia alle buone notizie se ne sono accompagnate altre pessime. Ad accorgersi della presenza della famiglia nel centro Rocco Scotellaro sono stati anche i vigili che non hanno potuto fare altro che  presentare un avviso di sfratto. “Una settimana circa e vengono a buttarci fuori. Sappiamo di essere abusivi ma non abbiamo un altro posto dove andare” continua l’uomo visibilmente provato dalla vicenda -. Non usciremo facilmente da questo centro. Non diamo fastidio a nessuno e resteremo qui fino a che qualcuno non ci darà udienza”.

Chi volesse continuare a dare una mano a Francesco e alla sua famiglia può continuare a chiamare al numero di telefono 349-1615761.

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