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Cronaca Falchera

Ragazzina di 13 anni violentata e ricattata per mesi da coetanei a Falchera

Indagini in corso da parte dei Carabinieri dopo la denuncia sporta dalla mamma di una tredicenne. La donna il 20 gennaio scorso ha trovato una foto scioccante nella buca delle lettere. Da lì la confessione della figlia

Sette mesi di violenze ai danni di una tredicenne all'interno di un garage nel quartiere Falchera scoperti dalla mamma della ragazzina che, il 20 gennaio scorso, si è trovata una foto scioccante nella buca delle lettere. E' la cronaca di una violenza prolungata fatta da diversi coetanei che avevano il vizio di filmare e fotografare tutto con il cellulare: immagini utilizzate poi per ricattare la minorenne stesa affinché non raccontasse nulla e continuasse ad andare in quel garage.

A raccontare l'indagine dei Carabinieri, condotta con il massimo riserbo vista l'età delle persone coinvolte, è il quotidiano La Stampa. "Tutti nel quartiere conoscevamo questa storia - racconta al giornalista uno dei compagni di scuola di Margherita (nome di fantasia) -. All'inizio lei ci scherzava pure. Era andata nel garage liberamente. Raccontava certi particolari alle amiche... All’inizio, sembrava tutto ok. Lo giuro. Una cosa normale. Non avevamo capito che le avevano fatto dei video e la stavano ricattando". Quei ricatti che nella terza settimana del 2015 si sono trasformati in realtà con la lettera anonima messa nella buca delle lettere con destinatario la mamma della ragazzina.

La denuncia ai Carabinieri e lo shock per quanto accaduto, aggiunto al fatto che nessun adulto sapeva, ha creato parecchio sconforto e allarmismo nella scuola di Margherita e nel quartiere stesso. Da settembre a prima di Natale la tredicenne è stata ai ricatti, poi non ce l'ha più fatta e avrebbe confidato a un'amica che stava malissimo e che si sarebbe ribellata. Così la decisione di non andare più in quel garage e non sottostare più alla pretese dei suoi coetanei, tra compagni di scuola e non.

Con il nuovo anno sembrava potesse esserci un nuovo e tranquillo inizio per Margherita. Nessuno sembrava più turbarla. Fino al 20 gennaio quando quella foto ha aperto un nuovo mondo agli occhi degli adulti. A quel punto la giovane ha confessato tutto in lacrime. Ai Carabinieri ora il compito di fare chiarezza: già sequestrati computer e cellulari.

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