'Ndrangheta, l'incontro tra il sindaco di Rivarolo e i boss
Non è indagato Fabrizio Bertot, ma Antonino Battaglia, uno dei suoi collaboratori, è stato arrestato per voto di scambio. Lui dice: "So di essere pulito, vengo tirato in mezzo per un pranzo elettorale"
Nell'inchiesta Minotauro che sta portando alla luce rapporti quantomeno poco limpidi tra la 'ndrangheta e numerosi politici e imprenditori del torinese, è stato travolto anche se indirettamente Fabrizio Bertot, il sindaco di Rivarolo canavese. Lui non è indagato, ma Antonino Battaglia, uno dei suoi collaboratori, è stato arrestato per voto di scambio. Alle elezioni europee del 2009 avrebbe avuto grazie a Battaglia l'appoggio di alcuni boss della zona.
Fabrizio Bertot in un'intervista a La Stampa si dice "frastornato": "So di essere pulito. Vengo tirato in ballo per un incontro che, per me, era solo un pranzo con potenziali elettori. Mai e poi mai mi sarei aspettato tutto questo". La data incriminata è il 27 amggio 2009. L'attuale sindaco partecipò a un pranzo elettorale al Bar Italia di via Veglia a Torino. Non immaginava che quelli che gli furono presentati come "amici calabresi" erano 14 esponenti di famiglie calabresi appartenenti al mondo della 'ndrangheta.