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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Barriera di Milano / Via Aosta

In via Aosta le fabbriche abbandonate nel mirino dei residenti

L'amianto presente sulle coperture di via Aosta non fa dormire sonni tranquilli al quartiere. "Ci stiamo trascinando questo problema da vent'anni" racconta uno di loro

Abbandonate da vent'anni e piene zeppe d'amianto. Una bomba a orologeria, una situazione come tante nella città di Torino aggravata dalla presenza, a pochi centimetri di distanza, di nuovi complessi residenziali tra le vie Parma e Alessandria. Ancora una volta nel mirino dei cittadini sono finite le fabbriche di via Aosta di proprietà della Provincia di Torino. E proprio le persone che risiedono da anni tra il lungo Dora e corso Brescia hanno deciso di dare il via ad un maxi esposto di protesta indirizzato all'attenzione della Procura della Repubblica.

Esposto amianto via Aosta

I residenti del quartiere borgo Aurora, preoccupati per il crescente degrado dell’area, hanno cominciato a spingere per lo smantellamento immediato dei pannelli in eternit e per la completa riqualificazione dei vecchi edifici. Tuttavia attualmente non esistono dei progetti che facciano pensare ad un cambio repentino di rotta.

I bandi della Città di Torino, l'ultimo lo scorso autunno, sono caduti nel dimenticatoio nel giro di pochi mesi lasciando nell'oblio quelle fabbriche che ancora oggi non smettono di dare riparo a gruppi di senzatetto e di disperati. “Non siamo per nulla contenti di questa situazione stagnante – spiegano alcuni residenti della zona -. Il tetto di via Aosta sta cominciando a cadere a pezzi. La Provincia deve monitorare le fibre e prendere assolutamente in considerazione l'ipotesi di una bonifica”.

Nei prossimi mesi la circoscrizione Sette proverà a spingere chiedendo di mettere in vendita l'area tramite un'asta pubblica. Ma la paura, si mormora nel quartiere, è che questa mossa possa rivelarsi insufficiente ai fini della riqualificazione. Una seconda denuncia verrà portata avanti anche dalla consigliera di Fratelli d'Italia della Sette Patrizia Alessi. “Ho raccolto numerose foto che testimoniano la pericolosità di quelle coperture – chiosa Alessi che aggiunge -. Il Comune fa le ordinanze per togliere l’amianto dalle abitazioni private ma si “dimentica” degli edifici pubblici. Chi abita nella zona, tuttavia, non può continuare a vivere nella paura”.

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