L'ex Belleville pronta a rinascere. In arrivo una maxi residenza universitaria
La Città di Torino ha ceduto l'area ai privati che partiranno con i lavori entro l'estate. Soddisfatti sia i residenti sia la circoscrizione Tre
E’ scattato finalmente il conto alla rovescia per l’apertura del cantiere all’interno dell’ex Belleville di borgo San Paolo. Entro l’inizio dell’estate tra via Caraglio 101, via Tolmino e via San Paolo partiranno i lavori di riqualificazione ad opera del gruppo di privati Fondo Fabrica Sgr. Negli attuali 8mila metri quadri di terreno, abbandonati da anni e anni, nascerà una residenza universitaria in grado di ospitare un massimo di 600 studenti provenienti da tutta la regione Piemonte. All’interno dell’edificio ci sarà spazio per camere per uomini e per donne. Oltre a vari box, servizi igienici e ampi punti per il ristoro. Fuori riqualificazione attraverso la risistemazione dei parcheggi.
Una boccata d’ossigeno per il quartiere San Paolo che dal 2006 aspettava l’arrivo di un progetto serio. Un progetto che farà sicuramente felici anche i commercianti della zona che avranno la possibilità di confrontarsi con una nuova clientela, giovane e motivata. Ed è stato necessario mettere all’asta il terreno per ingolosire gli acquirenti e per allontanare lo spetto, fino a ieri più vivo che mai, di possibili occupazioni abusive di senzatetto e disperati. “Finalmente le cose stanno andando per il verso giusto – dichiara senza troppi giri di parole Antonio, un residente della zona -. E questa svolta, quasi, non ci sembra vera. Ora speriamo soltanto che i tempi di lavoro vengano rispettati”. Alcuni anni fa la Città dovette intervenire per rimuovere l’amianto dalle tettoie. Poi più nulla tra proteste e malumori di una piazza che con quel grosso “buco” non voleva avere niente a che fare.
L’arrivo degli studenti universitari è stato accolto come una grande vittoria da tutta la circoscrizione Tre. “Siamo orgogliosi. Per noi è un significativo punto d’arrivo – dichiara il presidente Daniele Valle -. Erano anni che lavoravamo per il futuro di quell'area. E dopo tante parole è arrivato anche qualcosa di concreto. Ora aspettiamo soltanto più l’inizio dei lavori ma il peggio è sicuramente alle spalle”.
